Tra le faq pubblicate dal Governo italiano viene sfiorato, più che toccato direttamente anche un tema che per le zone di frontiera come è Como rispetto alla Svizzera ha un peso notevole: ovvero, la possibilità di passare il confine per incontrare famigliari, affetti, amici.
Va subito precisata una cosa: di fatto i limiti che vigono nella Lombardia zona rossa si estendono anche oltreconfine, salvo casi limitatissimi. Recita la faq specifica: “Le restrizioni sono valide per tutte le persone presenti sul territorio italiano, a prescindere dalla loro nazionalità. Per gli spostamenti da e per l’estero, oltre a tali restrizioni, si è altresì soggetti alle specifiche disposizioni relative a ciascuno Stato estero, reperibili sul sito istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale”.
A oggi, la Svizzera non ha emenato restrizioni particolari dunque la guida viene dalle direttive italiane. E quindi va inteso vincolane questo passaggio: “All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute”.
Inoltre, “non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso”.
Le eccezioni sono invece: “Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario”.
Possibile anche recarsi per un cittadino svizzero da “un parente o un amico non autosufficienti”, poiché questa è identificata come “una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile”.
Resta invece tassativamente vietato venire in Italia per fare la spesa, per fare benzina, per fare genericamente shopping e acquisti così come per trovare i fidanzati, compagni o parenti non conviventi.
In ultimo i lavoratori frontalieri: per questa categoria nessuna restrizione rispetto al pre-lockdown.
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