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Consiglio comunale su YouTube, cancellati anni di registrazioni. Anzaldo: “Non è volontà politica, sto cercando di trovare un compromesso”

Anni di Consigli Comunali, sia in forma audio che video, cancellati dalla pagina YouTube del Comune di Como. Si parla di un volume importante (e preziosissimo) di  documenti digitali che parte dall’amministrazione Lucini (audio caricati dopo le sedute) e arriva alla fine del mandato Landriscina (prevalentemente audio in diretta streaming dal 2018, fatta salva la parentesi pandemica con i consiglieri convocati via Zoom). Al momento la pagina permette l’accesso soltanto alle assemblee dell’amministrazione Rapinese, quindi quattro sedute dal 14 luglio in poi. In questo caso si è tornati all’audiovisivo completo su iniziativa del presidente del Consiglio comunale, Fulvio Anzaldo. Un sistema non pessimo ma oggettivamente perfettibile, per qualità della resa streaming, in questo senso Anzaldo ha già chiarito la netta volontà di migliorarlo.

Tornando al tema dei file cancellati chiediamo lumi al presidente. “Soffro tremendamente quando si è costretti a limitare la possibilità di accesso a qualsiasi documento pubblico. Non si tratta di una volontà politica, sia chiaro. Infatti, quello che sto cercando di fare è trovare una soluzione di giusto compromesso”, spiega subito.

Anzaldo evidenzia come “ci scontriamo in questo caso con la normativa in tema di tutela della riservatezza e con le indicazioni che provengono dal nostro Dpo [il Responsabile della protezione dei dati (Data Protection Officer), Ndr]. Più specificamente il tema riguarda la manifestata impossibilità di mantenere disponibili al pubblico sine die i contenuti digitali relativi alle sedute. Pertanto si è deciso, e in questo senso è mia ferma volontà, di trovare un punto di equilibrio e una giusta soluzione di compromesso che non esponga l’Ente a sanzioni e che nel contempo consenta l’accesso al materiale documentale”. I file, ci viene spiegato, sono stati rimossi automaticamente dagli uffici in seguito alle linee guida del Dpo.

I Consigli comunali in formato digitale (precedenti le ultime elezioni di giugno) al momento dunque sono archiviati e sono “a disposizione di tutti gli amministratori e quindi dei rappresentanti del popolo eletti – sottolinea il presidente – ovviamente i file sono accessibili a chiunque con una normale procedura di accesso agli atti”. La questione non è chiusa “c’è l’intenzione convocare formalmente per un incontro con l’amministrazione il nostro Dpo – dice Anzaldo – per ulteriori chiarimenti e valutare eventuali altre soluzioni legalmente percorribili”. Al momento quindi i Consigli comunali presenti su YouTube avranno una vita di 5 anni o comunque legata al mandato amministrativo.

Da ricordare infine come lo stesso tema durante il mandato Landriscina si è posto rispetto alla vita pubblica dei documenti, come per esempio delibere e determinazioni, accessibili sull’Albo Pretorio online di Palazzo Cernezzi. “E’ lo stesso problema normativo – sottolinea Anzaldo – nato anche sulla base di quelle che sono le indicazioni del Garante della Privacy, sempre recepite dal nostro Dpo. Anche in questo caso si sta cercando un punto di equilibrio, in modo da garantire ai rappresentanti dei cittadini un diritto di accesso illimitato per gli atti in relazione ai quali sono scaduti i termini di pubblicazione (15 giorni, Ndr). E’ bene puntualizzare però che durante il periodo di pubblicazione chiunque può consultarli e poi rimane per tutti i diritto di accesso agli atti”

 

 

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2 Commenti

  1. A me sembra questione di lana caprina.
    La privacy dei consigli comunali boh, se erano pubblici perché cancellarli, secondo me qui la normativa ha poco senso

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