Le discussioni in materia di tassa sulla salute sono ormai diventate un vero e proprio mantra sulla linea di confine. Non passa giorno senza che non ci sia una presa di posizione o degli scontri politici (qui tutti gli aggiornamenti), in attesa di capire cosa accadrà in concreto.
Un ulteriore spunto di riflessione arriva in questo caso da Jonny Crosio di Patto per il Nord. Si parla ancora una volta dell’inutilità – per frenare l’emorragia di infermieri e dottori attirati dagli stipendi svizzeri – di prevedere degli incentivi economici in busta paga (cifre oscillanti tra i 200 e i 300 euro), derivanti proprio dal preliovo sui vecchi frontalieri attraverso la tassa sulla salute.
“Fermatevi, dico al Governo e a Regione Lombardia – ha detto Crosio all’emittente Etv durante la trasmissione Border – la tassa non ha senso. Gli stipendi svizzeri sono tre volte quelli italiani. Non servirà un incentivo per trattenere medici e infermieri”.
E proprio a tal proposito arriva la proposta. “Sul fronte dei medici, noi di Patto per il Nord presenteremo un progetto, che certo non potrà concretizzarsi in tempi brevi, che vuole cercare di affrontare il tema da un’altra prospettiva – spiega Crosio – Perché non creare un Fondo a sostegno degli studenti di medicina, da usare per sostenere i ragazzi? Mettendo a loro disposizione risorse importanti, in modo agevolato e senza garanzie. Cifre che potranno essere restituite nei 20 anni successi alla laurea con l’impegno però a rimanere nei nostri ospedali per i 5 anni successivi alla laurea. Potrebbe essere un‘idea. E su ciò lavoreremo”.