E’ un messaggio pieno di amarezza quello di uno dei più noti locali del centro di Como, l’ At Home. Oggi sul portone verde a pochi passi dal Teatro Sociale, è apparso innanzitutto un cartello eloquente: “Chiuso per infortunio. Ci siamo rotti le palle”.
Ma poi, nel secondo, le motivazioni profonde dello scontento emergono forti: “Siamo ben consapevoli dell’esistenza di un problema sanitario e per questo noi abbiamo sempre rispettato tutte le regole che ci sono state imposte, ma siamo stanchi”.
“Siamo stanchi di questa incertezza che ci impone, ogni tre giorni di cambiare orari e regolamenti – prosegue il manifestino – Siamo stanchi di non poter svolgere con serenità il nostro lavoro, di non potervi regalare momenti di svago e di spensieratezza. Siamo stanchi di essere, senza un valido motivo, la categoria “capro espiatorio” di un governo impreparato che cerca insistentemente la pagliuzza nel nostro occhio senza vedere la trave nel proprio”.
E ancora: “Siamo stanchi di vedere che, anche all’interno della stessa categoria, ci siano, senza una valida spiegazione, attività di serie A e attività di serie B. Siamo stanchi di dover affrontare continuamente e sempre di tasca nostra spese per aprire ogni giorno rispettando tutte le “pindariche” disposizioni e non avere mai il minimo supporto da chi ci dovrebbe rappresentare e proteggere”.
Un fiume di rabbia e rammarico che prosegue: “Siamo stanchi di sentire continue promesse e non vedere mai un aiuto concreto. Siamo stanchi di essere trascinati giù da chi non ha la minima idea di come il proprio Paese viva ogni giorno e delle sue esigenze. L’unica cosa di cui non siamo stanchi è vedere la vostra felicità. Per questo fino a quando non cambierà concretamente qualcosa, la felicità ve la portiamo a casa”.
Peraltro l’@Home non è l’unico a gridare tutta la propria rabbia.
Di pochi giorni fa è il clamoroso annuncio di Davide De Ascentis che annunciava la chiusura per un mese del Krudo in piazza Volta (dove è apparso il cartello chiaramente ironico “Chiuso per ferie”.
Questa sera, infine, la veglia funebre per le vie del centro città.
8 Commenti
Prolunassero le ferie anche a quando il covid sarà passato. Un fiorista, una pasticceria, una libreria ed altri esercizi diversi da questi in piazza Volta starebbero proprio bene.
E restituirebbero decoro. Diurno e notturno.
Magari ……
Visto che gli assembramenti erano fuori dal locale…
Va beh io sono anni che sono stanco di vedere i dati sull’evasione fiscale in Italia ma vado a lavorare lo stesso
Era proprio ora che il Sig. De Ascentis si prendesse un po’ di meritate ferie…
La massima solidarietà a tutti i baristi capro espiatorio di chi ha…… Permesso che per mesi la gente fosse COSTRETTA AD AMMASSARSI E FORSE…. AMMAZZARSI INDIRETTAMENTE SU BUS E TRENI.
Ma basta !
Aiuto! Sta prevalendo un fortissimo egoismo di categoria, in questa repubblica fondata sugli aperitivi.