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Coronavirus, i sindacati: “No a assemblee e manifestazioni se non assolutamente urgenti”

Coronavirus – Dopo la decisione delle diocesi lombarde, Como compresa, di evitare il gesto della pace durante le messe e l’invito a fare la comunione con le mani, ecco un altro appello.

Questa volta sono i sindacati a chiedere di evitare incontri pubblici e affollamenti i vertici lombardi di Cgil, Cisl e Uil sono chiari: “Tutte le strutture sono invitate a valutare l’opportunità di non convocare né indire assemblee, attivi, manifestazioni, presidii e quant’altro, che non siano assolutamente necessarie e urgenti”.

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Ecco la nota dei rappresentanti dei lavoratori:

A seguito della manifestazione e dell’estensione di contagi dovuti al Coronavirus in alcune zone della Lombardia, ci siamo messi immediatamente in contatto con la Regione e con le nostre segreterie nazionali per conoscere le azioni e misure che la Giunta regionale e il Governo stanno mettendo in campo per far fronte all’emergenza.

In particolare abbiamo rappresentato al Presidente Fontana la necessità, da un lato di dare la più immediata, diffusa ed esaustiva informazione ai lavoratori e alle lavoratrici che (in base alle ordinanze già emesse e a quelle che si rendesse necessario emettere nelle prossime ore) a partire da lunedì non dovranno recarsi al lavoro per un tempo ad oggi indeterminato, dall’altro di istituire con urgenza un tavolo per condividere – anche con le associazioni imprenditoriali – gli strumenti ordinari e straordinari più idonei per la gestione dell’emergenza lavorativa, che si aggiunge a quella sanitaria.

La Presidenza della Giunta Regionale ci ha già anticipato la convocazione del tavolo da noi richiesto per lunedi 24 p.v.

Nel contempo riteniamo che, come CGIL CISL e UIL sia necessario adottare comportamenti e azioni uniformi in merito alle diverse attività sindacali che le categorie e i territori mettono in campo.

A tal fine invitiamo tutte le strutture a valutare l’opportunità di non convocare nè indire assemblee, attivi, manifestazioni, presidii e quant’altro, che non siano assolutamente necessarie e urgenti.

Questo ovviamente vale in maniera tassativa e inderogabile per le zone oggetto delle ordinanze restrittive.
Vogliamo infine esprimere la vicinanza, la solidarietà e la gratitudine di CGIL, CISL e UIL a tutti i lavoratori e le lavoratrici che operano nei servizi sanitari, comunali, di emergenza urgenza e protezione civile che, in queste ore, sono in campo con professionalità e dedizione per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza sanitaria che ha colpito alcune zone della nostra regione.

Dandovi assicurazione di una puntuale informativa nei prossimi giorni, vi salutiamo cordialmente.

I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Lombardia, Elena Lattuada, Ugo Duci, Danilo Margaritella

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