Sono tre i provvedimenti essenzali su cui sta lavorando il governo per il prossimo decreto in arrivo forse già oggi.
Appare ormai pressoché certa la reintroduzione in tutta Italia dell’obbligo di mascherina a copertura di naso e bocca anche per strada e in tutte le situazioni all’aperto. Una misura che – assieme al divieto di assembramento sempre in vigore – dovrà poi essere controllata sul campo dalla polizia locale ma eventualmente dai militari dell’esercito già dislocati in varie città per l’operazione “Strade sicure”.
Provvedimenti restrittivi dovrebbero arrivare anche per feste e cerimonie. Per le feste private il limite potrebbe essere fissato a un massimo 200 persone. Restano sempre chiuse le discoteche così come l’obbligo di mascherina quando si sta al chiuso e non è possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro. Una regola valida anche nei cinema e nei teatri.
Un taso delicatissimo, per l’evidente sofferenza del settore sin dal lockdown della primavera scorsa, riguarda bar e ristoranti. La tagliola sugli orari dovrebbe scattare nel caso più duro alle 23 o al massimo a mezzanotte, ma il punto è particolarmente dibattutto sia a Roma sia tra i governatori delle regioni.
Infine, sicuro il mantenimento dello stato d’emergenza fino almeno al prossimo 31 gennaio 2021.
Un commento
Misure inutili. Basta demonizzare i Ristoranti e bar, come se il virus avesse agisse solo in determinati orari. Se adottano le varie misure previste non vedo perché ancora massacrarli. La mascherina all’aperto, è del tutto inutile, posto il fatto che c’è già l’obbligo di indossarla in caso di assembramenti. Sono i trasporti pubblici e i luoghi di lavoro che andrebbero monitorati seriamente. Lo SW dovrebbe essere reso obbligatorio laddove possibile