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VIDEO – Beppe Scotti (Gruppo Ethos, Birrificio di Como): “Menù su smartphone e separè in plexiglass per ripartire. Lockdown, impatto grave”

Mancano pochi giorni al mese di maggio e ci si avvicina, quindi, a un ritorno parziale alla vita quotidiana. Almeno per quanto riguarda la riapertura, seppur graduale, delle varie attività commerciali.

 

Anche il settore della ristorazione si prepara a ripartire, con molti imprenditori che hanno approfittato del lockdown per studiare le migliori soluzioni da adottare all’interno dei propri locali. Ne abbiamo parlato insieme a Beppe Scotti che, insieme al fratello Antonio, guida l’importante azienda Gruppo Ethos Ristoranti Italiani. Il gruppo ha ampliato la propria presenza sul territorio comasco proprio lo scorso anno, grazie all’acquisizione del Birrificio di Como.

QUI IL SITO WEB DEL GRUPPO

“L’impatto è stato inaspettato, anzitutto sui nostri lavoratori – spiega Beppe Scotti – ma dopo un iniziale momento di stop ne abbiamo approfittato per fare formazione per i nostri collaboratori, tramite webinar o videoconferenze, soprattutto sulle soft skills, anche per tenere alto il morale. Sotto l’aspetto economico siamo chiusi e fermi, è un vero e proprio confinamento. Il nostro settore è uno di quelli che ha subito di più, il danno economico per la nostra azienda è notevole”.

In questi giorni sono molte le ipotesi formulate in merito alle misure di sicurezza da adottare all’interno dei locali, in attesa di una decisione ufficiale da parte del Governo italiano. Ma il Gruppo Ethos ha già pensato come implementare il servizio nei suoi ristoranti, grazie al supporto di soluzioni tecnologiche innovative.

“Applicheremo la sicurezza in modo estremo sia sui lavoratori sia sui clienti – continua Beppe Scotti – stiamo portando avanti varie innovazioni, anche sotto l’aspetto della modalità di ordinare: ad esempio stiamo testando uno smart touch con menù che apparirà direttamente sul telefonino del cliente se scarica l’apposita app. La ripartenza sarà col freno a mano tirato, dovremo affrontare tante fasi prima di tornare alla normalità generale. Per questo abbiamo pensato di riaprire prima i locali più grandi, tra cui il Birrificio di Como, con una ripartenza programmata”.

“I nostri ristoranti lavorano molto col cliente residenziale, pensiamo che all’inizio si accoglieranno maggiormente i giovani ma cercheremo di utilizzare misure per dare sicurezza a tutti – conclude Scotti – abbiamo già chiesto alcuni preventivi per le strutture in plexiglass, stiamo valutando se metterli solo alla cassa o ai tavoli”.

“Fortunatamente i nostri locali sono quasi tutti di grandi dimensioni, quindi abbiamo disponibilità di spazi anche se con costi maggiori. Adesso bisogna ripartire, non possiamo permetterci di fermarci in tutti i settori. Questa potrebbe essere l’occasione per un cambiamento di prospettive e di mentalità da parte di tutti noi. Dopotutto, nella lingua cinese le due parole crisi e opportunità hanno lo stesso significato”.

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3 Commenti

  1. Con tutto il bene che voglio al sig. Scotti (tra l’altro con quella barba mi sta pure simpatico) se devo venire in birreria e stare dentro una gabbia di plexiglass piuttosto me ne sto a casa…

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