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“Studenti minorenni lasciati a piedi. Ore senza bus”. La rabbia di genitori e utenti per le corse Asf saltate

L’assenza dal lavoro di un gruppo di autisti di Asf sta creando numerosi disagi all’utenza.

Ne abbiamo dato conto per voce degli stessi interessati, che con una lunga nota hanno motivato le ragioni della mancata presenza sui mezzi.

Sciopero Asf, la versione (arrabbiata) degli autisti: “Tagliati i premi dopo rinunce e sacrifici. Non siamo fannulloni”

E poi abbiamo ospitato la posizione dell’azienda comasca.

Bus saltati, Asf contrattacca: “Lunedì 41 assenze per malattia, 13 per green pass. Solo 5 per permessi”

In questo quadro, però, abbiamo voluto sentire dalla viva voce dei passeggeri i disagi subiti in queste giornate caotiche, confrontando poi quanto raccolto con Asf, a cui abbiamo sottoposto le principali lamentele e che, non potendo comprensibilmente entrare nei dettagli di ogni singola segnalazione, ha confermato lo scenario generale.

In totale, ieri 19 ottobre a fine pomeriggio erano almeno 200 le corse saltate (sulle circa 2.800 giornaliere), con la speranza che l’incontro fissato in Confindustria per giovedì prossimo tra autisti e azienda possa portare a un accordo.

Intanto, però, ciò che emerge è la rabbia degli utenti, come testimoniato alla redazione (tutti gli interventi sono leggibili qui sotto).

Si va da chi denuncia una situazione che riguarda i mezzi tutt’ora in regolare servizio (“Questa mattina sembravano carri bestiame i bus, non è accettabile”, dice Manola) fino a segnalazioni più puntuali.

“A Colverde i ragazzi oggi sono rimasti a piede alle medie”, denuncia Maria Assunta. Laura non indica la linea precisa ma segnala: “Mia figlia minorenne ieri mattina (lunedì, ndr) è rimasta a piedi, non ho parole!”.

Pesantissima la segnalazione di Francesca: “Lariana oggi pomeriggio senza bus. Dalle 14 alle 16.30 nessuna corsa”. Asf, però, contattata sul punto ha ridimensionato drasticamente: una sola corsa Bellagio-Como saltata poco dopo le 14.

E ancora, Valentina: “Settimana scorsa bus delle 6.10 da Ponte Chiasso non pervenuto”; Federica: “Green Pass o no, i ragazzi non si lasciano a piedi, vanno sempre di mezzo quelli che non c’entrano. Ho mandato un reclamo”.

Poi altre segnalazioni, dalla linea C60 alla C50 e alla C70, fino all’episodio della scorsa settimana che ha interessato la frazione di Civiglio rimasta senza collegamenti per ore.

Il mistero dei bus spariti per ore sulla tratta Como-Civiglio: proteste e disagi

Insomma, una situazione esplosiva che anche domani – e fino all’incontro di giovedì – sembra destinata a ripetersi.

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3 Commenti

  1. È curioso come la giustificazione dell’azienda sia una reprimenda nei confronti degli autisti: 41 assenti per malattia, 13 no green pass, 5 per permessi (c’è chi li ha pure concessi). Come dire il disservizio è causa degli autisti, i dirigenti dell’ASF che avrebbero dovuto organizzare e assicurare il servizio non c’entrano nulla. E pensare che all’ASF si pagano gli abbonamenti e i biglietti. E dire che gli autisti rappresentano i lavoratori “a valore aggiunto”, quelli che, insieme ai manutentori, fanno andare avanti la baracca. Il mondo cambia. Se il servizio non funziona, chi comanda, giudica e…… basta! Poveri autisti, poveri passeggeri e beati i giudici che non hanno mai colpa di niente e che con le loro improvvide dichiarazioni ci ricordano che non servono proprio a niente.

  2. Leggo: “Stipati come bestie sui bus”. Il Coviddi così va a nozze. Siamo proprio messi male anzi malissimo. Tra l’altro per gli spostamenti interni alle regioni NON serve il Grenn Pass!!!
    La, situazione è quindi tragicomica.

  3. Fare “ baldoria “ per futili motivi. La cosa più buffa è sapere che non è un obbligo per l’azienda, convocare i rappresentanti sindacali per la contrattazione del premio . Per le aziende private non è nemmeno obbligatorio. Bisognerebbe protestare per le travi…piuttosto che perdere tempo per la pagliuzza.

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