Ha suscitato un’enorme ondata di critiche, sberleffi e accuse il video girato da un deputato al Gran Consiglio, Stefano Tonini, della Lega dei Ticinesi, martedì scorso, che immortalava una maxi scorta di auto blu al seguito del ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio per l’incontro con l’omologo svizzero Ignazio Cassis.
VIDEO Il deputato della Lega dei Ticinesi filma il maxi corteo blu di Di Maio. E ride a crepapelle
Ebbene, oggi è il Movimento Cinque Stelle nazionale a tornare sull’argomento, puntualizzando la questione e di fatto rimandando la palla proprio in quel Ticino da cui era scoppiato il caso.
“Giusto per correttezza d’informazione – scrive l’ufficio comunicazione del M5S sulla pagina facebook ufficiale – cosa che dovrebbe già fare un giornale ma che in questo caso viene meno per dare spazio a una becera propaganda, il ministro Di Maio si è tagliato la scorta”.
Ma il vero punto viene dopo: “In Svizzera non è stato speso un’euro in più dei soldi degli italiani perché il dispositivo di sicurezza oltre ad essere stato deciso dalle autorità svizzere è stato interamente predisposto e organizzato da loro”.
4 Commenti
Bastava guardare le targhe…
I leghisti da una parte e dall’altra della ramina sono tutti uguali : capaci solo di slogan beceri e falsi.
Sicuramente Di Maio sarà sceso a Ponte Chiasso e avrà preso il primo treno in seconda classe diretto a Roma!
sicuramente, coi 49 milioni rubati che ha restituito la lega ce lo possiamo permettere.