Sono state consegnate questa mattina presto alla Farmacia Ospedaliera del Sant’Anna altre 4680 dosi di vaccino anti Covid-19 (sono stati consegnati 4 vassoi, ognuno dei quali contiene 195 fiale; da ogni fiala in base alle nuove disposizioni è ora possibile estrarre 6 dosi di vaccino).
Altre dosi, per un totale di 16 vassoi e quindi un totale di 18.720 dosi, arriveranno, secondo quanto comunicato tra il 4 e il 25 gennaio. Dopo le 50 effettuate nella giornata simbolo del 27 dicembre nell’ambito della campagna partita in Italia e in tutta Europa, altre 150 vaccinazioni saranno effettuate domani, 31 dicembre, per riprendere poi a partire dal 4 gennaio. Il vaccino in distribuzione prevede la somministrazione di due dosi, la seconda delle quali a distanza di almeno 21 giorni (per i primi vaccinati il 27 dicembre il richiamo sarà effettuato il 18 gennaio). In questa prima fase, come previsto dalle indicazioni ministeriali, verranno vaccinati gli operatori sanitari e socio sanitari e le persone che lavorano negli ospedali a vario titolo, medici e pediatri di base, ospiti e operatori delle Rsa, dipendenti e volontari dei servizi di emergenza urgenza.
“Con la definizione di queste ulteriori consegne entriamo nel vivo della campagna, un vero e proprio punto di svolta nelle azioni di contrasto all’emergenza infettivologica – osserva il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi – Il più che motivato entusiasmo per l’avvio del processo vaccinale e l’attenuazione del lockdown potrebbero tuttavia configurare le variabili della tempesta perfetta. Il virus continua a circolare, anche nel nostro territorio. Dobbiamo evitare che questo clima di riconquistata levità depotenzi i comportamenti responsabili che i cittadini hanno adottato in questi mesi per prevenire il rischio di contagio. Indossare la mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale restano strumenti indispensabili per il controllo della diffusività del virus”.
Le dosi vengono consegnate in scatole bianche di cartone contenenti 195 fiale disposte su vassoi. La scatola è a sua volta inserita in un imballaggio termico contenente ghiaccio secco progettato per mantenere la temperatura ultra-bassa fino a 15 giorni (questo se il ghiaccio secco viene reintegrato ogni 5 giorni, fino ad un totale di massimo 2 volte). Nel confezionamento è inserito un apposito dispositivo elettronico digitale (data logger) per il monitoraggio della temperatura.
Un commento
Bravo dr. Banfi, ben detto. Bravo anche per la gestione dellAsst in questo difficile momento. Avrà fatto solo il suo dovere, ma l’ha fatto bene,con decisione, senza sbavature e sovraesposizione mediatica.