Non è solo una sensazione, con l’avvio dell’autunno la prudenza è enorme sul fronte dell’epidemia Covid-19. I dati quotidiani relativi ai contagi sono in aumento (vedi in fondo all’articolo). L’Italia ancora vive un momento controllato (dovuto agli immensi sforzi, lockdown in primis, dei mesi scorsi) ma la situazione europea è ben diversa.
Così se un uomo misurato, e mai avvezzo all’uscita gratuita, come Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Tremezzina, si sbilancia c’è da dargli ascolto. Con attenzione.
Lo fa con un appello pubblico, rivolto ai suoi concittadini e a tutti: “Indossare le mascherine quando non si è a distanza di sicurezza, mantenere il distanziamento, lavarsi le mani.
Mi rivolgo prima di tutto alla mia comunità tremezzina. Non dimentichiamo ciò che è successo. Non dimentichiamo le morti e le sofferenze”.
E ancora: “Non dimentichiamo il lockdown, la chiusura delle scuole, i danni economici, sociali, alla convivenza. La solitudine dell’isolamento. Guardiamoci in giro, non chiudiamo gli occhi di fronte al ritorno drammatico della pandemia in tanti paesi europei, Francia, Spagna, Gran Bretagna”.
Le parole di Guerra sono molto forti: “Non alziamo le spalle di fronte anche ai dati italiani che peggiorano. Stiamo ancora meglio di altri, abbiamo imparato a curare meglio, a individuare tempestivamente i contagi e tracciare subito i contatti, prevenire e isolare i possibili focolai. Non abusiamo di questo patrimonio di sicurezza che abbiamo costruito. Rispettiamo rigorosamente le tre regole fondamentali individuali che ho richiamato all’inizio e che tutti conosciamo da tempo. Evitiamoci nuove sofferenze, isolamenti, chiusure di attività, disastri economici e sociali. Dipende da noi. Da ciascuno di noi. Responsabilità e solidarietà. Siamo capaci di farlo. Facciamolo”.