Se non puoi batterlo, fattelo amico.
Così deve e succede, dopo settimane di mail fitte e tensione altissima con l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.
Scambi più che pesanti che hanno portato, anche, a un’ospitata a Che Tempo Che Fa, da Fabio Fazio. (Qui la puntata)
Infine, il presidente dell’Ordine dei Medici di Como e Lombardia, Gianluigi Spata, è stato invitato a entrare nel comitato Tecnico-Scientifico di Regione Lombardia sul Coronavirus.
Fattelo amico, appunto. Ma Spata non è tizio da mediazioni. E’ uno che dice cose, importanti.
Dopo la lettera esplosiva a Gallera, Spata da Fazio: “Test e tamponi, ancora pochi. Le Rsa non erano pronte, non ospitano 40enni”
Ora gli Ordini di tutta la regione hanno voce in capitolo nella stanza dove le opinioni hanno un peso specifico e fattivo, cioè operativo.
Presidente Spata, ha senso, sia pure con una Fase2 in progressione, la fine del lockdown il 4 maggio?
Beh, stiamo ancora discutendo su chi rientra e come, bisogna garantire minimo che chi torna sul territorio sia negativo e non sia portatore. Per questo bisogna effettuare i tamponi.
Ma basta il tampone?
Al momento, fino a che i test sierologici non saranno sviluppati completamente, sì. Non mi pare vi sia sicurezza totale sugli esami in sperimentazione, i test in corso non ti dicono se sei positivo ma se sei stato in contatto col Covid19. Al massimo possono dire se sei negativo. Poi serve il tampone comunque.
Ancora incertezza.
Serve che sul territorio tornino persone sane, sicuramente sane. E in ogni caso non si può pensare di tornare a prendere treni, bus e metropolitane come nulla fosse.
Ché poi, uscire di casa dal 4 maggio significa, al massimo, andare al lavoro. La spesa, pur con limitazioni, la si fa già.
Sul posto di lavoro deve assolutamente essere garantita la sicurezza. Ma sempre: distanza, mascherina guanti. Credetemi, è complesso.
Dunque ancora, ha senso la fine del lockdown?
Solo e esclusivamente se ci arriviamo preparati, davvero è presto per dirlo. Vediamo se ce la facciamo in due settimane. Certo, poi bisogna vedere l’epidemia come va sul fronte infezioni. E’ tutto da costruire, la Lombardia non è come la Basilicata dove sono quasi a zero. Poi, per carità, la decisione è politica, spero si usi il buonsenso. Io sono un medico di famiglia non faccio politica, rappresento gli Ordini. E offro la mia opinione.
Il lavoro come ripartirà?
Vedo tanti imprenditori che vogliono fare convenzioni con laboratori per fare test e tamponi. Attenzione al fai-da-te, è pericoloso. Tutto deve essere coordinato secondo un ragionamento logico che parta a livello centrale. Cioè da Roma.
Si parla di seconda ondata del virus.
Non possiamo quantificare. Dipende da quanto si riaprirà in modo ragionato. Dovremo convivere col Covid fino al vaccino, è quello che ci darà la sicurezza. E di mesi ne devono passare. Nei prossimi tempi probabilmente si dovrà lavorare su eventuali piccoli, o medi, focolai. Non voglio spaventare nessuno ma non bastano le regole per chi torna al lavoro. Servono regole per il cittadino che riparte con la vita.
3 Commenti
bravo luigi
Il 5 maggio festeggiamo
Tutti in piazza con megafoni
Tutti sotto le caserme della forze dell’ordine a festeggiare
Condivido
Vedo troppa polizia e forze dell’ordine in giro
STATE A CASA
Il 5 maggio tutti in piazza a festeggiare
Buon lavoro dottore!