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Covid – Lugano Addio. Al mercatino di Natale. Borradori: “E’ diventato un capro espiatorio, misura obbligata ma che ci fa male”

Troppi assembramenti lo scorso fine settimana.

Giro di vite a Lugano in chiave anti-covid, così l’amministrazione cittadina – come anticipato da Ticinonews – ha deciso di chiudere il tradizionale e celebratissimo mercatino di Natale, storicamente aperto nelle vie del centro città,

Lo ha confermato il Comune in una conferenza stampa facendo sapere che i commercianti sono già stati allertati. Previsto inoltre il rimborso dell’affitto delle postazioni (da chiarire se parziale o integrale).

Il sindaco della città, Marco Borradori, ha parlato al Corriere del Ticino di “una situazione inaccettabile” riferendosi agli “assembramenti in piazza senza mascherina proprio adesso che abbiamo il picco dei morti”.

“Sono mercatini – ha aggiunto – che fin dal primo giorno sono stati visti come il nemico pubblico numero uno, senza nemmeno sapere cosa sarebbe successo. L’evento è diventato un capro espiatorio. È stato gestito molto bene, con persone che controllavano le entrate”. Non sufficiente però così sono stati chiusi anche i chioschi vicini poiché “avevano un impatto più importante sugli assembramenti rispetto ai mercatini”.

Ha concluso poi il primo cittadino, sempre dalle pagine del Cdt: “Si poteva anche andare avanti, ma la situazione epidemiologica sta peggiorando, dobbiamo avere rispetto per il personale sanitario. Per questo è importante che la Città di Lugano dia un segnale importante, anche se è una misura che ci fa male, che non ci piace

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