L’associazione “Solidarietà Nazionale”, gruppo di volontari vicini alla galassia della destra extraparlamentare italiana, in collaborazione con i Lions di Campione d’Italia: una strana coppia, se si vuole, in campo per raccolgiere alimenti e altri generi di conforto da donare ai residenti della stessa Campione d’Italia in difficoltà dopo il fallimento e la chiusura del Casinò.
L’iniziativa è in programma per sabato 25 gennaio (dalle 9 alle 18) e domenica 26 gennaio dalle 9 alle 12.
“Solidarietà Nazionale allestirà una propria postazione presso il supermercato Dpiù di Varese in Viale Valganna 85 – si legge nell’annuncio ufficiale – In tale occasione sarà possibile consultare il materiale informativo e donare vari prodotti come latte, marmellata, passata di pomodoro, biscotti, farina, zucchero, caffè, scatolame, salumi, uova, verdura, dolci, prodotti per l’igiene, alimenti per neonati, pannolini. Quanto raccolto verrà interamente donato a Dispensa Alimentare Campione d’Italia ODV e i volontari di tale ente, assieme ad una rappresentanza del Lions Club Campione d’Italia, presenzieranno anch’essi all’evento apprendendo le modalità esecutive”.
La Dispensa Alimentare di Campione, attiva già da settembre 2018 e poi divenuta associazione il 19 dicembre scorso, “si occupa di raccogliere e distribuire generi alimentari e di primo conforto ai residenti in difficoltà a seguito della crisi generata dalla chiusura della nota casa da gioco municipale (ex dipendenti, ex lavoratori dell’indotto ma anche pensionati ex beneficianti degli adeguamenti pensionistici al carovita svizzero, vigente nell’enclave italiana, interrotti post chiusura casino’)”.
A oggi, risultano 27 famiglie assistite tramite consegne di pacchi viveri bisettimanali.
“Parte attiva nella Dispensa Alimentare di Campione d’Italia è anche la locale rappresentanza di Lions Club – si chiude la nota – vera e propria istituzione sociale in paese impegnata, da diversi anni, in molteplici iniziative su più fronti: dal solidaristico appunto, all’educativo/culturale, al ricreativo”.
3 Commenti
Con gli stipendi che avevano se sono alla fame, si arrangino.
Prima macchinoni lussuosi e i comaschi o varesini che prendevano 1/4 del loro stipendio!
Se qualcuno, privato, si prende il casinò, magari gira di nuovo l’economia..
E basta assunzioni dell’amico dell’amico..ho provato nel 2000 a fare tre concorsi e già si intuivano i vincitori..
Da sempre la “destra”, anche quella estrema, è solidale sempre con gli ex-ricchi e mai con i sempre poveri. Non c’è da scandalizzarsi.
Ma cosa hanno fatto con gli stipendi faraonici che avevano?
Esempio: fattorino: 60.000 franchi all’anno…
Avranno risparmiato qualcosa, no? Altrimenti peggio per loro.