Quindici cantieri che già stanno cominciando a far impazzire il traffico in citta, dalla Oltrecolle a via Pasquale Paoli, da via Canturina alla Madruzza e poi via Bellinzona, via Borgovico, via Regina passando per un’infinità di altre arterie “secondarie” della città a cui si aggiungono i cantieri sulla rampa della galleria di Cernobbio e quelli sulla A9. La mappa dei lavori in corso pubblicata sul sito del Comune non lascia scampo: da qualsiasi punto vogliate entrare in città preparatevi a restare incolonnati.
CANTIERI STRADALI: QUI TUTTI I DETTAGLI, VIE, DATE, CHIUSURE
E dopo il primo piccolo assaggio di questi giorni, con tanto di scuse dell’assessore alla Viabilità Pierangelo Gervasoni (ma ormai così è) con code interminabili in tutta la città, arrivano le prime proteste. No, non colpi di clacson o commenti inferociti sui social ma una vera e propria petizione appena lanciata sulla piattaforma Change.org (qui) e indirizzata al Prefetto, al Presidente della Provincia, al Sindaco di Como e ai Sindaci di tutti i comuni limitrofi, “Stop al traffico a Como: coordinare i cantieri stradali per garantire la vivibilità”.
“Le caratteristiche della viabilità comasca, unite alla forte urbanizzazione del territorio, alla densità abitativa, alla numerosità delle attività industriali ed al flusso dei frontalieri rendono da sempre il traffico uno dei problemi maggiori del nostro territorio – si legge – negli ultimi mesi sono stati aperti e verranno aperti numerosi cantieri per lavori di manutenzione delle principali arterie di accesso e deflusso verso la città e la vicina confederazione elvetica, cantieri che aggravano già e andranno ad aggravare ulteriormente una situazione già al collasso”.
QUI LA PETIZIONE SU CHANGE
E dopo un elenco delle maggiori criticità ecco le richieste dei firmatari che, oltre a tavoli di coordinamento permanenti per evitare il ripresentarsi di situazioni simili, chiedono: “Iniziative di potenziamento del trasporto pubblico locale in occasione dei cantieri, adeguati piani per la gestione delle criticità e delle emergenze, presenza sul territorio di forze di polizia per regolare il traffico, che si diano adeguate informazioni anche con pannelli a messaggio variabile, un costante monitoraggio della qualità dell’aria nelle zone coinvolte dagli aumenti del traffico, contratti vincolanti con chi svolge tali interventi che prevedano, laddove possibile, obbligo di lavori notturni, tempi certi e penali adeguate ai disagi generati in caso di superamento dei limiti temporali previsti”.
Per il momento però l’unica cosa da fare è armarsi di santa pazienza.
2 Commenti
Sfortuna, incapacità cronica o preciso metodo per giustificare finanziamenti multimillionari???
Chi ha buonsenso sa cosa si nasconde dietro questi cantieri.
Sarà l’ennesima mangiatoia stile lungolago??
Io conosco solo il Borgovico e dico che se i lavori sono necessari sarebbe meglio che la viabilità da Santa teresa sia convogliata in borgo vico nuovo a senso unico e da mOnte Olimpino si scenda dalla da vinci verso santa teresa