Il progetto (tanto caro, se proprio se ne deve citare uno su tutti, ad Andrea Camesasca) ha un nome che dovrebbe essere cambiato immediatamente: un banalissimo – benché sagacemente inglese – “Make Como”. Ma con l’obiettivo testuale di mirare “alla rigenerazione di aree urbane ed extra urbane a forte connotazione produttiva in cui il processo di industrializzazione prima e deindustrializzazione a seguire ha determinato una profonda metamorfosi dei luoghi”, potrebbe costituire il più vasto, significativo, profondo museo diffuso dell’ingegno e della storia dell’industria comasca mai visto sul Lario (e forse nemmeno da molte altre parti nel mondo).
Nei fatti, la più massiccia valorizzazione della storia produttiva comasca che va dal vimini di Lurago d’Erba alle fortune del cemento di Merone, dalla Barca Lariana al miele Ambrosoli di Ronago fino alla gloria del cotone tra Lomazzo e Ponte Lambro o alla società operaia di Gravedona.
Per questo progetto, uno dei più ambiziosi mai messi nero su bianco in provincia di Como, si sono messi insieme Fondazione Lariofiere, la Provincia di Como, la Camera di Commercio di Como, la Fondazione Alessandro Volta, i Comuni di Cabiate, Gravedona e Uniti, Lomazzo, Lurago d’Erba, Merone, Ponte Lambro, Ronago che hanno contribuito alla definizione e allo sviluppo dell’idea progettuale, fin dalle prime fasi di panificazione strategica, a cui si sono aggiunti il Comune di Erba e l’Associazione La Raccolta della Barca Lariana, grazie anche all’intervento del Tavolo per la Competitività della provincia, coordinato dalla Camera di Commercio di Como.
E ora è il momento della verità, con l’adesione al bando emblematico di Fondazione Cariplo che ha chiuso i termini alle 17 di oggi e che, come noto mette in palio 5 milioni per il territorio. I soggetti in questione hanno chiesto 3 milioni e 40mila euro, su un progetto il cui valore è quantificato in 3 milioni e 950mila euro (più Iva).
Ciascun partner si impegna a realizzare tutte le azioni previste per il proprio intervento così come
indicate all’interno del progetto e così sintetizzabili:
o Lariofiere
Lariofiere si occupa del coordinamento e della messa a sistema di tutte le azioni di progetto e della realizzazione dell’Hub Make Como, presentazione di sintesi dei contenuti di tutti i Partner. Per la realizzazione dell’Hub, Lariofiere si impegna a mettere a disposizione una porzione della struttura di proprietà attuando una ridefinizione degli spazi esistenti e la creazione di nuove funzionalità, conformi agli obiettivi di progetto. Nei nuovi spazi Lariofiere si impegna a realizzare un percorso museale interattivo che sia la sintesi dei percorsi integrati nel progetto Make Como, l’allestimenti di spazi destinati a laboratori attivi per la sperimentazione delle principali attività raccontate dal progetto, l’allestimento di aree di incontro e di un locale, liberamente fruibile dal pubblico, con servizio bar e ristorazione che prenda a modello le sedi del dopolavoro diffusi nelle realtà industriali del secolo scorso.
o Provincia di Como
L’intervento della Provincia di Como prevede la messa a disposizione e la sistemazione di alcuni spazi del Liceo Classico Alessandro Volta per la realizzazione di un’esposizione permanente dedicata al tema della Vis Comensis. In particolare, l’intervento interesserà i locali posti al piano terra del liceo, con ingresso autonomo e affaccio su Via Cesare Cantù, al fianco dell’ingresso principale dell’edificio.
o Fondazione Alessandro Volta
L’intervento della Fondazione Volta prevede lo sviluppo della piattaforma culturale di progetto e l’allestimento di contenuti per la realizzazione di uno spazio museale dedicato al tema della Vis Comensis all’interno del Liceo Volta di Como, edificio storico di grande rilievo e prestigio, luogo emblematico della cultura comasca e protagonista – nel 2019 – della celebrazione dei 200 anni dalla sua apertura.
o Camera di Commercio di Como
La Camera di Commercio di Como si impegna ad apportare il proprio contributo in termini di consulenza scientifica e culturale per lo sviluppo della piattaforma contenutistica del progetto. Nello specifico, la Camera di Commercio di Como, attraverso il progetto Make Como, intende dare attuazione agli orientamenti strategici tracciati nel Piano per la Competitività della Provincia.
o Comune di Cabiate
L’intervento del Comune di Cabiate prevede la realizzazione di un parco tematico destinato alla valorizzazione della cultura imprenditoriale locale e alla tradizione della sedia e di un percorso che colleghi il parco alla Scuola d’Arte, un’istituzione che nasce nel 1894 col nome di “Scuola d’Arte app
o Comune di Gravedona e Uniti
L’intervento a Gravedona ha come oggetto i locali storici della ex Società Operaia, recentemente restaurati e di proprietà dell’amministrazione comunale, che si impegna a concederli in uso per le finalità del progetto. All’interno dei locali indicati, è prevista la realizzazione di uno spazio ispirato alla tradizione del dopolavoro, che racchiuda l’essenza del passato industriale locale pur non configurandosi come un museo tradizionale. L’intervento prevede inoltre la realizzazione di una Immersive Room che proponga al pubblico ed ai turisti la possibilità di provare – attraverso l’uso di un visore – un’esperienza adrenalinica in Realtà Virtuale a tema sportivo, ispirata agli sport che hanno reso celebri gli occhiali sportivi Salice, azienda storica di Gravedona, nel mondo professionistico internazionale.
o Comune di Lomazzo
L’intervento del Comune di Lomazzo prevede la realizzazione di un museo a cielo aperto che interessi il Viale Somaini, cuore nevralgico della vecchia città industriale e sede del villaggio operaio che ha profondamente segnato l’identità del luogo, e il percorso che conduce all’interno di Como Next. Si prevede inoltre l’apertura di alcuni locali della Torre di Viale Somaini, di proprietà del Comune, dove verrà ospitato l’archivio storico del cotonificio e della storia industriale di Lomazzo.
o Comune di Lurago d’Erba
L’intervento del Comune di Lurago d’Erba prevede la realizzazione di un percorso dedicato al vimini attraverso azioni volte alla ristrutturazione di spazi pubblici e aree verdi che possano mettere a sistema i luoghi emblematici della produzione.
o Comune di Merone
L’intervento del Comune di Merone prevede la realizzazione di unpercorso dedicato al cemento attraverso azioni volte alla ristrutturazione di spazi pubblici (vie cittadine, aree verdi, percorsi pedonali) e all’allestimento di uno spazio museale all’interno dell’edificio della Cementeria (ex portineria) che Holcim, attuale proprietario, si impegna a concedere in uso al progetto Make Como.
o Comune di Ponte Lambro
L’intervento del Comune di Ponte Lambro prevede la realizzazione di un museo interattivo/esperienziale dedicato al cotone ed alla storia dell’ex Cotonificio. Per la realizzazione del museo si impegna a destinare al progetto Make Como quattro sale collocate al piano terra di Villa Guaita, di proprietà comunale.
o Comune di Ronago
L’intervento del Comune di Ronago prevede la realizzazione di un percorso che colleghi alcuni spazi urbani di proprietà comunale con l’insediamento industriale di Ambrosoli. Negli spazi comunali destinati al progetto, è prevista la narrazione, attraverso installazioni e applicazioni interattive, del processo produttivo legato all’attività tipica di Ambrosoli, dalla materia prima al prodotto finito.
o Comune di Erba
L’intervento prevede la ristrutturazione di Villa Candiani, edificio emblematico di proprietà del Comune di Erba, che l’amministrazione Comunale si impegna a destinare al progetto Make Como. Nei nuovi spazi di Villa Candiani, verrà realizzato un museo storico “interattivo” legato al passaggio della città di Erba da società contadina a società industriale attraverso il racconto di eventi e fatti storici di grande rilievo per l’evoluzione della città a cavallo tra ‘800 e ‘900. Altri spazi della Villa verranno invece destinati al Museo dell’arte di Erba aperto ai protagonisti della cultura erbese, in primis lo scenografo Ezio Frigerio, che ha donato opere di pregio al Comune di Erba, nonché la costumista premio Oscar Franca Squarciapino.
o Associazione La raccolta della Barca Lariana
L’Associazione La Raccolta della Barca Lariana si impegna a mettere a disposizione gli spazi museali di proprietà per la realizzazione di percorsi didattici e professionali sui temi del restauro, della progettazione e della costruzione di barche finalizzati al recupero degli antichi saperi nell’ottica dello sviluppo di un nuovo modo di fare impresa.
Ciascun Partner si impegna a cofinanziare il progetto, in misura adeguata al dimensionamento del proprio intervento e così come concordato:
Lariofiere
Costo stimato dell’intervento 750.000 euro. Cofinanziamento previsto 150.000
Merone
Costo stimato dell’intervento € 480.000 Cofinanziamento previsto € 100.000
Ponte Lambro
Costo stimato dell’intervento € 240.000 Cofinanziamento previsto € 50.000
Lurago d’Erba
Costo stimato dell’intervento € 100.000 Cofinanziamento previsto € 20.000
Cabiate
Costo stimato dell’intervento € 100.000 Cofinanziamento previsto € 20.000
Lomazzo
Costo stimato dell’intervento € 125.000 Cofinanziamento previsto € 25.000
Gravedona e Uniti
Costo stimato dell’intervento € 100.000 Cofinanziamento previsto € 20.000
Ronago
Costo stimato dell’intervento € 75.000 Cofinanziamento previsto € 15.000
Provincia di Como
Costo stimato dell’intervento € 100.000 Cofinanziamento previsto € 100.000
Fondazione Volta
Costo stimato dell’intervento € 300.000 Cofinanziamento previsto € 80.000
Camera di Commercio Como
Costo stimato dell’intervento € 30.000 Cofinanziamento previsto € 20.000
Associazione La raccolta della Barca Lariana
Costo stimato dell’intervento € 775.000 Cofinanziamento previsto € 155.000
Comune di Erba
Costo stimato dell’intervento € 775.000 Cofinanziamento previsto € 155.000
La Fondazione Lariofiere e gli Enti Pubblici partecipanti all’accordo di programma hanno già garantito la fattibilità degli interventi sugli opifici di proprietà privata e la loro messa a disposizione per la realizzazione degli obiettivi di progetto per un tempo non inferiore a 10 anni, come risulta dalle dichiarazioni di impegno rilasciate da Holcim il primo marzo 2019.
Ora non resta che attendere il verdetto.