Torna l’estate, tornano il solleone e i temporali, a Como tornano anche i cimiteri infestati da erbacce di ogni tipo. Per carità, il clima di questi giorni tra afa, umidità, caldo e pioggia certamente favorisce lo spuntare di piccole selve-selvagge.

Ma certo è che, dopo le enormi polemiche ripetute negli anni scorsi, forse qualcosa di meglio in termini di manutenzione “preventiva”, il Comune potrebbe farlo.

Al camposanto di Camerlata, i vialetti sono già una discreta distesa verde giusto punteggiata da qualche papavero tardivo.

Attorno alle tombe, in alcuni punti le pianticelle ornate da piccoli fiori svettano già abbondantemente in altezza: si arriva comodamente anche a 40 centimetri, difficilmente frutto di un acquazzone dell’ultimo momento.

Vi sono poi autentici cespugli, che a prima vista, senza un’acconciata piuttosto urgente, potrebbero inglobare senza troppa difficoltà marmi e vialetti.

Inutile spendere parole per il disastroso stato del sacrario dove riposano anche i militi italiani.

Qui si para davanti agli occhi una vergogna di degrado, abbandono e transenne che si ripropone per l’eternità, forse in omaggio al luogo.

Spostandoci al Cimitero Monumentale, le cose non cambiano. Anzi.

Qui, dove scoppiò lo scandalo più clamoroso soltanto tre anni fa, le premesse per un’orda di verde infestante ci sono già tutte.

I vialetti sembrano più coltivazioni barbare di insalata matta.

Piate robuse e poco fiorite crescono rapidamente in ogni dove.

I camminamenti, soprattutto nel primo campo a sinistra rispetto all’ingresso principale, sono già distese di pois verdi.

In alcuni punti, persino i bidoni della spazzatura sembrano in tinta con il fiorire senza regole.

Poi c’è il classico capitolo dei cantieri. A partire da quello che vedete qui sotto: a memoria d’uomo, presente praticamente da sempre.

Non mancano reti rosse a cintare singole porzioni del camposanto.

E infine spettacoli di ferraglia accatastata al suolo: colpo d’occhio sgradevole, benché in zona di lavori (dove stamane, comunque, non lavorava nessuno).

Insomma, il solito spettacolo deprimente dei cimiteri comunali all’inizio dell’estate. Ora, tipicamente, partiranno in tutta fretta i lavori di sfalcio e manutenzione, si dirà che non deve capitare più ecc ecc.

L’appuntamento è già a giugno 2022.