Scatta la mobilitazione dopo le denunce, i fogli di via e gli avvisi orali ricevuti da diversi partecipanti al corteo per Gaza e la Global Sumud Flotilla a Como, il 2 ottobre scorso. Tanto che per il 10 novembre prossimo, all’oratorio di Rebbio, è prevista una riunione per protestare e probabilmente organizzare una manifestazione in città. Di seguito, il comunicato diffuso alle redazioni questa mattina dal nascente comitato dei promotori.
Nei primi giorni di ottobre 2025, le strade e le piazze di tutto il mondo si sono riempite di una marea di persone in solidarietà alla Global Sumud Flotilla (fermata in quei giorni in acque internazionali) chiedendo a gran voce la fine del genocidio del popolo palestinese.
Anche a Como una partecipatissima manifestazione ha sfilato pacificamente per le vie del centro il 2 ottobre. C’erano tante anime in corteo: persone differenti per età, provenienza, estrazione sociale inorridite dalle continue crudeltà dell’esercito israeliano, stanche di subire l’inazione e la complicità del proprio governo.
Per quella manifestazione, una ventina di persone sono indagate per “resistenza a pubblico ufficiale aggravata”, rischiano dai 3 ai 15 anni di reclusione. Per qualcuna si aggiungono i fogli di via e gli avvisi orali: non potranno entrare nel comune di Como per un po’ di tempo.
Questa è la misura più ingiusta, perché è decisa arbitrariamente dal questore per una presunta pericolosità sociale, senza che si esprima un tribunale.
Un’ondata repressiva ingiustificata, che tenta di distorcere la realtà di una piazza unita, determinata e pacifica, come possono testimoniare le persone presenti e come hanno raccontato anche i media locali nei giorni successivi.
In piena continuità con la mobilitazione locale, nazionale e internazionale di questo ultimo mese, il nascente coordinamento tra gli indagati e le persone solidali invita tutte e tutti a partecipare all’assemblea pubblica di lunedì 10 novembre alle 20.45 presso l’oratorio di Rebbio:
- per costruire insieme una grande mobilitazione unitaria in occasione dello sciopero generale del 28 novembre
- per (ri)costruire insieme il fronte dell’opposizione sociale al culto dello sfruttamento e della guerra.
Sarà anche l’occasione per aggiornare le persone presenti riguardo i provvedimenti legali in atto e verrà impostata la campagna di solidarietà attiva.