Prima di tutto dopo la puntata di Etg+ Sindaco in onda questa sera come ogni venerdì su Etv si deve fare un sincero encomio alla giornalista e conduttrice Michela Vitale per come ha contenuto non senza fatica il primo cittadino di Como, Alessandro Rapinese. Una paratia giornalistica alle, diciamo eufemisticamente, esuberanze assai spesso eccessive su temi diversi, anche contro incolpevoli telespettatori/cittadini in diretta telefonica che certo non conoscono meccanismi e tempi televisivi come può possederli un politico navigato quale è il primo inquilino di Palazzo Cernezzi (qui la puntata integrale).
E a proposito di paratie, ovviamente il sindaco di Como è stato interpellato circa il totale disastro di oggi, con piazza Cavour allagata a causa dei tombini che non hanno retto l’enorme quantità di acqua arrivata in questi giorni (da ricordare come il lago non sia ancora esondato): qui tutte le cronache, le polemiche e i dettagli. Conseguenza diretta delirio traffico sulla Lariana, la strada che collega il capoluogo a Bellagio.
La conduttrice ovviamente parte dalle accuse del sindaco di Torno, Rino Malacrida, registrate anche da questo giornale (le trovate qui nell’intervista e sono pesantissime).
“Io sono nato a Como 49 anni fa – risponde Rapinese – e ogni volta che usciva il lago è sempre stato così, punto. L’opera edile ha retto (il nuovo lungolago, Ndr) nel senso che il lago non è uscito, sarebbe già arrivato altrimenti. Adesso attaccheranno questo benedetto contatore alle pompe”. Rapinese si riferisce alle idrovore sotterranee ancora non attive ma che dovrebbero, stando a Regione Lombardia, essere attivate la prossima settimana come da annunci. Intanto sono operative quelle in superficie.
Poi aggiunge: “Torno è un bel tema, non so perché (il sindaco Malacrida, Ndr) non attacchi i suoi amici di Regione Lombardia che sono quelli che dovevano mettere il contatore ma ce l’ha sempre con Rapinese”. In realtà Malacrida oggi ha attaccato, e pure durissimo, prima la Regione e solo in seconda battuta il sindaco di Como (qui l’articolo).
Sottolinea poi il sindaco di Como: “Io non sto dando dei piangina ai cittadini ma ai sindaci (della sponda Est del Lago, Ndr) che conoscono bene la realtà dei fatti, è sempre stato così. O facciamo un’opera tipo quella che stanno facendo dall’altra parte del lago (la variante della Tremezzina, Ndr) o altrimenti sarà per sempre così. E il sindaco di Torno invece che perdere tempo ad attaccare me l’unica cosa buona che deve fare, e che non so se è in grado di fare, è prendere un secchio e andare in piazza Cavour, così almeno si rende utile, perché sa bene che è fisiologico che se esce il lago queste sono le conseguenze”.
Evidenzia la giornalista: “Suggeriscono delle soluzioni”. Tra queste come evidenziato da più parti l’inversione del senso di marcia in via Brambilla, applicata in passato.
Replica il sindaco: “Solo un analfabeta proporrebbe… Glielo abbiamo già detto dieci volte, fare quello che propongono in via Brambilla sarebbe un disastro e non cambierebbe nulla. Ci sono state modifiche anche alla piazza (Amendola, Ndr), non faremmo scendere nessuno in via Manzoni se non ci fossero quelli che devono prendere la Lariana per andare in direzione Bellagio. Se vuoi fare questo giro in via Brambilla, devi bloccare il traffico che va verso la Lariana. Perché si incrociano e lì non basterebbero 20 vigili, servirebbero arbitri da boxe perché la gente impazzirebbe in un punto del genere. Quindi sono proposte da analfabeti. Lo abbiamo messo in contatto con la prefettura e con la polizia stradale e coi nostri tecnici (si presume il sindaco di Torno, Ndr). Son gente che, poverini, evidentemente gestire un comune che è grande come un pullman è facile e hanno tanto tempo da perdere guardando a Como ma non si può fare nulla se non si trova una soluzione fisica cioè gallerie e tunnel altrimenti è così e resterà così punto”.
Fine? No, prosegue il sindaco di Como: “Detto questo, visto che le proposte sono da analfabeti e tant’è che nessuno le ha mai fatte perché sono da analfabeti e sono pure provocazioni dico solo una cosa ai sindaci piangina: prendano dei bei secchi, vadano giù in piazza Cavour così, invece che perder tempo a rendersi ridicoli, un bel secchio e buttano l’acqua nel lago. Fine”.
Il tema poi è tornato alcune volte durante la diretta con anche un messaggio WhatsApp del sindaco di Torno. Ma la sostanza del Rapinese-pensiero sul tema è questa. Ed è già molto chiara.