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Disastro lungolago a Como, Malacrida: “Mandiamo noi un elettricista, se volete. Perché non hanno invertito la marcia in via Brambilla? Rapinese collabori”

Eufemisticamente possiamo dire che è arrabbiato nero. Il sindaco di Torno, Rino Malacrida, non si tiene dopo quello che sta succedendo da questa mattina. La Lariana completamente bloccata dal traffico a causa dell’allagamento di piazza Cavour (da ricordare, il lago non è ancora uscito, sono i tombini ad essere andati totalmente in crisi): qui le cronache.

“Dopo vent’anni non è cambiato niente – tuona Malacrida – alle 14 di oggi la coda era ancora bloccata alle gallerie di Blevio, è scandaloso. Hanno speso milioni di euro per le paratie e il problema non cambia. Perché le pompe interne per il drenaggio non sono accese?”. Giusto ieri l’assessore regionale Sertori ha annunciato test e avvio la prossima settimana: qui i dettagli. “Sì, ho letto ma vedremo, c’è un documento che lo dice? Al momento sono solo dichiarazioni, se in Regione vogliono mandiamo noi un elettricista o magari tiriamo un cavo e portiamo la corrente da qui. E’ assurdo ci vogliano mesi”.

Aggiunge ancora: “Siamo isolati, al signor Alessandro Rapinese specialista in opere faraoniche, ovviamente sono ironico, vorrei dire una cosa: bastano 10 minuti del suo prezioso tempo per fare un piano di emergenza. Se vuole collaborare possiamo dargli consigli sulla viabilità in pochissimi istanti. Ieri sera alle 21.30, per la prima volta, la polizia locale di Como ci ha chiamati per allertarci della chiusura, ma è inutile. Ripeto serve il piano di emergenza, oggi persone che dovevano lavorare o andare in ospedale sono rimaste bloccate. Sono mesi che chiediamo un dialogo a più livelli”.

Per quanto riguarda il piano viabilistico moltissimi in queste ore hanno ricordato l’efficacia del senso invertito in via Brambilla: “Verissimo, funzionava ma nessuno ha tenuto conto di questa opzione. Il nostro piano viabilità è qui e vogliamo condividerlo o si fa qualcosa o arriveranno problemi pesanti. Il signor Rapinese deve accettare la collaborazione e mettere da parte i piani di vendetta con i sindaci della sponda”.

 

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