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VIDEO I pannolini, la Maurizia che va ‘iniSvizzera’, i taxi. Ridere di Como con Filippo: “La mia satira prende posizione”

Diventare virale facendo satira su Como. Da qualche mese Filippo Ostinelli, comasco di 23 anni, è stato visto sugli smartphone di più di un milione di persone grazie ai suoi video comici. Stereotipi, campanilismo e differenze generazionali. Sono questi gli elementi chiavi della sua comicità, che ha suscitato la curiosità di tantissimi utenti. Da qualche tempo, però, ha iniziato a utilizzare la sua popolarità per far conoscere meglio la città di Como, senza fare sconti alla giunta comunale e evidenziando alcune criticità.

Partiamo dall’inizio. La tua idea da dove nasce?
Quasi da sempre ho una personalità comica. Come tutti ho sempre pubblicato video e foto sui social, principalmente a scopo personale. Essendo un attore comico ho deciso di fare qualche sketch e un paio di scenette. Senza che me lo aspettassi, i miei video sono diventati virali. Da lì ho deciso di approfittarne e di continuare per cercare di allargare la mia cerchia di conoscenza nel settore, sperando di trovare qualche lavoro o parte.

 

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E da qui hai iniziato a realizzare dei video su Como.
L’attuale giunta mi ha molto deluso. Da ogni impedimento nasce un giovamento: così ho deciso di realizzare dei video su quello che sta succedendo a Como da un anno e mezzo. Voglio che i cittadini siano consapevoli della realtà che li circonda. Al di là della giunta, è importante prendere posizione rispetto a determinati fatti che avvengono a Como e la satira credo che sia uno dei modi migliori per farlo. L’ultimo che ho realizzato riguarda la carenza dei taxi e ho voluto sottolineare come a Como i trasporti non funzionino. L’attuale giunta aveva promesso di sistemare in breve tempo il problema ma la situazione non è migliorata. Poi ho realizzato altre scene, per esempio sulla raccolta differenziata che è un disastro oppure sulle elezioni del 2022.

 

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A questo punto, quali sono le urgenze che Como deve affrontare?
Ultimamente sembra che ci sia meno attenzione verso le minoranze. Facendo un esempio, gli immigrati sono sempre più emarginati e il Comune è meno disposto ad accoglierli. Poi c’è anche il problema degli asili. I genitori, soprattutto i più giovani, sono in difficoltà economicamente a causa di questo problema. Infine credo che bisognerebbe sensibilizzare maggiormente la popolazione sulla questione della disabilità.

Un giovane di 23 anni come vive Como?
Negativamente. Ci sono pochi spazi sportivi, basti vedere le piscine. Ma anche per quanto riguarda lo svago e il divertimento le possibilità sono poche. Gli spazi gratuiti o convenzionati per noi giovani a Como sono praticamente inesistenti o molto costosi. Si dovrebbe lavorare di più sul tema.

C’è futuro per Como al di là del turismo?
Sì a patto che la città di apra di più a livello mentale. Serve una vera e propria rivoluzione culturale che svegli questa chiusura. Dobbiamo essere sia più inclusivi e aperti alle innovazioni che il mondo ci sta portando. Più concretamente sogno una città più efficiente dal punto di vista di ambientale, sostenibile e innovativo. Dobbiamo aprirci, prima che sia troppo tardi.

L’account di Filippo con tutti i video: instagram.com/f_ilpippo

 

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