Come vi sentireste se, ogni giorno negli orari di punta per il traffico in città, seduti nella vostra cucina sentiste dei boati continui?
Questa è la condizione che Domenico Di Donna, residente in via Rienza da oltre 40 anni, è costretto a subire da mesi. E, nonostante le richieste al Comune di Como, nessuno interviene.
Tutto è cominciato a dicembre, quando di fronte alla sua casa è stato aperto un cantiere per la posa della fibra ottica. A fine lavori, Domenico ha constatato che erano stati cementati due tombini che gli creavano un fastidio continuo: ogni volta che un’auto vi transitava sopra, Domenico sentiva rimbombare dall’interno della sua abitazione il passaggio dei veicoli.
“Abito qui da 40 anni ed è la prima volta che ho questo problema – ci spiega – nelle condizioni normali di traffico, sentivo un rimbombo continuo in due stanze della mia casa. Quando mi trovavo in camera da letto, era impossibile riposare. Per fortuna almeno in parte il fastidio è stato risolto, ma in cucina ho ancora lo stesso disagio”.
Uno dei due tombini, il più fastidioso perché appunto si trovava in corrispondenza della camera da letto dell’anziano residente, è stato infatti rimosso dall’azienda su richiesta dello stesso Domenico. L’altro però, che tutt’oggi è posizionato fuori dalla sua cucina, non smette di “tuonare” quotidianamente.
“Essendo la cucina leggermente sotto il livello della strada, si sente il suono che arriva e crea sussulti e vibrazioni di continuo – afferma – basta la fila di macchine che sale per fare un baccano assurdo. È la posizione del tombino che è sbagliata, tra l’altro è stato cementato male perché le auto passandoci sopra erodono il catrame. Mi sono rivolto al Comune più volte ma non mi è stato dato riscontro, quindi ho mandato la richiesta all’Arpa e spero che almeno loro possano intervenire per spostare il tombino. Visto il perdurare della situazione, chiederò risarcimento per i danni materiali e immateriali al Comune”.
In realtà il Comune di Como, ricevute le segnalazioni, si è già attivato in passato su Openfiber, la società che posa la fibra ottica in città e che deve occuparsi dei ripristini. Gli stessi tecnici dell’azienda si sono recati in via Rienza in più di un’occasione, dopo contatti diretti con il cittadino, per verificare la situazione e dicendosi disponibili a valutare migliorie o modifiche per ridurre il problema.
Anche questa mattina stessa, peraltro, nell’ambito di una serie di sopralluoghi su cantieri e interventi, l’ingegnere Ciro di Bartolo del Comune di Como, assieme all’assessore Elena Negretti, hanno ispezionato la zona e contattato nuovamente Openfiber, da cui è giunta la garanzia di un nuovo interessamento con relativa azione possibilmente risolutoria (come peraltro già accaduto in passato per altri due tombini nella zona).
Un commento
Ce ne sono parecchi di questi tombini, ma il comune non fa niente se non disturbano i sonni di qualcuno .