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Dopo 30 anni rinasce a Como il Partito Liberale e c’è di tutto: ex Margherita, ex Lega, ex Forza Italia e Zecchillo

Dopo trent’anni di assenza, il Partito Liberale, nell’anno del suo centesimo compleanno (1922-2022), si riaffaccia sulla scena politica italiana. E lo scorso 12 novembre è stata eletta la nuova direzione provinciale del Partito con  Davide Belli nuovo segretario provinciale.

Nell’anno che celebra i cento anni di vita del Partito Liberale Italiano, anche a Como si è tenuto il Congresso provinciale alla presenza del Coordinatore nazionale organizzativo, nonché segretario regionale lombardo, Giuseppe Zecchillo, del responsabile enti locali della direzione regionale, Ernesto Negretti, che con l’occasione hanno portato ai presenti i saluti del Segretario nazionale, Roberto Sorcinelli, del Presidente nazionale, Francesco Pasquali e della direzione regionale.

Il Congresso provinciale aveva all’ordine del giorno il rinnovo della direzione provinciale del PLI comasco e delle cariche statutarie. Sono stati eletti Davide Belli segretario, Claudio Contini (ex Margherita) presidente, Walter Brisotto (ex Lega) vice segretario e Massimiliano Policicchio vice presidente; nominato presidente onorario Massimo Serrentino (ex Forza Italia), figura di riferimento del pensiero liberale nel comasco.

Sono stati nominati membri della direzione regionale Maria Teresa Moiana, consigliere comunale di Senna Comasco, Francesca Giannotta, Rosalba Policicchio, Gianluca Marcantuono, Carmelo Agostino, Carlo Francesco Galli.

“In questo periodo di grave crisi sociale, economica e sanitaria i liberali, i veri liberali, si impegnano a diffondere il pensiero liberale, il valore dell’uomo come entità libera e autonoma, la cultura del voler e saper fare, a trasmettere fiducia, soprattutto alle nuove generazioni, coscienti della propria storia, attenti al presente e proiettati al futuro. Solo partendo dalle proprie radici, dalle realtà locali, ridando valore alla territorialità, si potrà costruire un futuro nel quale l’uomo ritorni ad essere protagonista del proprio destino, senza derive populiste, dogmatiche e giustizialiste”, queste le parole scelte dalla direzione provinciale.

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