Si chiama Immuni la App di contact tracing (tracciamento dei contatti letteralmente, meglio aggiungere anche: tracciamento degli spostamenti) necessaria per monitorare l’espansione del Covid non appena scatterà la paventata Fase2.
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Poche ore fa, il commissario per l’emergenza straordinaria, Domenico Arcuri, ha siglato l’Ordinanza (documento sotto) con cui dispone l’accordo di contratto per la cessione gratuita della Licenza software con Bending Spoons che ha garantito anche aggiornamenti e sviluppo per i prossimi mesi.
Nessun vincolo
Secondo quanto spiegato, il progetto, selezionato da specialisti del ministero dell’Innovazione, e presentato al primo ministro Conte dalla responsabile del dicastero, Paola Pisano, ora è messo a verifica. Ovviamente tutelerà completamente la privacy di ogni singolo cittadino. Tanto è garantito. “Adesione volontaria ma speriamo massiccia”, ha detto Arcuri.
La App Immuno non sarà obbligatoria, chi vorrà potrà scaricarla dal proprio Store (Android, Apple).
Il sistema è diviso in due segmenti.
In primis c’è un sistema di tracciamento dei contatti per via Bluetooth.
Come funziona – Prima opzione
Il Bluetooth identifica la prossimità tra device entro un metro. Poi ricostruisce, a ritroso, qualsiasi contatto una persona positiva-Covid abbia avuto. Una sorta di mappatura utile a identificare, e isolare, eventuali contagiati. Se scaricata la App conserva nella memoria del device la lista (anonima) di codici identificativi di tutti i device con cui è entrata in contatto.
Diario clinico – Seconda opzione
Seconda possibilità data da Immuni è il diario clinico. Contiene tutte le notizie sanitarie dell’utente. Come la App lombarda AllertaLOM chiede informazioni su sesso, età, patologie pregresse e farmaci in uso. In teoria dovrebbe essere aggiornata ogni giorno: sintomi, variazioni della salute.
Check
Immuni sarà “un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza”, dice Arcuri. E spiega che sarà sperimentata in alcune Regioni-pilota. “Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini”, ha detto evidenziando come il sistema di tracciamento dei contatti “servirà a capitalizzare l’esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare”.
Cioè, per avere un valore statistico la App Immuni dovrà essere scaricata dal 60 per cento degli italiani.
Si spera, insomma.
Un commento
Da come si legge dovrebbe essere uno strumento idoneo per monitorare tutta la ” popolazione” e nella maggior parte i contagiati da coronavirus è salvaguardare noi, io lo scaricherò nel mio cellulare. Un grazie a chi ha programmato l’app