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Emergenza minori non accompagnati a Rebbio. Appello di Don Giusto: “Da noi più di 40, abbiamo bisogno di volontari”

L`emergenza minori stranieri non accompagnati non accenna a placarsi (qui gli ultimi dati) . Anzi, in quest’ultimo periodo, i ragazzi stranieri presenti in città sono sempre di più. E una richiesta di sostengo e aiuto arriva, in queste ore, dalla parrocchia di Rebbio e dal suo parroco, Don Giusto Della Valle, da sempre impegnato nell’accoglienza dei profughi in arrivo da ogni parte del mondo. “Attualmente da noi ci sono una quarantina di ragazzi, tra i 16 e i 17 anni, prevenienti per lo più dall’Egitto – spiega don Giusto a ComoZero – si tratta di un numero veramente alto di giovani da gestire e che implica molte responsabilità e necessità per far fronte alle quali abbiamo bisogno di un aiuto”.

L’obiettivo è quello di adoperarsi per “mantenere e creare per loro un luogo accogliente e stimolante, realizzando attività in cui tutti i ragazzi possano impegnarsi. Per fare questo abbiamo bisogno di volontari che possano mettere a disposizione il loro tempo libero soprattutto durante le ore diurne”. Il tutto in attesa anche di poter indirizzare parte dei ragazzi verso altre strutture di “accoglienza che attualmente sul territorio comasco sono tutte piene”, spiega don Giusto. Un tema, quello dell’accoglienza, della necessità di creare condizioni adeguate e di potenziare l’offerta di posti letto, che in passato venne più volte sottolineata da Barbara Minghetti di Svolta Civica che ha sottolineato come sia necessario, ad esempio, anche prendere in considerazione l’utilizzo del vecchio centro per migranti di Sagnino. Infine l’appello di Don Giusto. “Chi avesse del tempo e la voglia di aiutarci si metta in contatto con la nostra parrocchia così da poter comunicare le proprie disponibilità. A loro va il nostro ringraziamento. Abbiamo poi ovviamente sempre bisogno di beni di prima necessità, a partire dal latte”, conclude don Giusto.

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6 Commenti

  1. Avete ragione tutti.
    E’ giusto capire perché questi ragazzi siano qui non accompagnati per evitare che si riempiano i centri e le situazioni diventino critiche per tutti: per i centri, per le parrocchie, per i ragazzi stessi! Capito?
    Chiedere è lecito e doveroso! Chiedersi come mai è necessario perché non si creino queste emergenze! Capire e sottoporre i problemi è da buon cittadino attento e premuroso!
    Detto questo è ovvio che la domanda non è rivolta a Don!
    Comunque, da buoni Cristiani, mia moglie si era già interessata e l’ importante è aiutare questi ragazzi. Servono viveri! Andiamo tutti nei supermercati e compriamo qualcosa anche per loro! Sono beni alimentari di prima necessità da portare direttamente in Parrocchia. Buona Domenica.

  2. Senza nulla togliere all’ attività di Don Giusto, ma c’è da chiedersi come mai questi ragazzi arrivino DALL’ EGITTO, paese non in guerra, paese che ospita turisti, io sono entrato a leggere l’ articolo pensando ci fossero famiglie e ragazzi da aiutare secondo le indicazioni di Don Giusto, ma questi ragazzi forse andrebbero rimpatriati alle loro famiglie per far posto a chi scappa dalle guerre o perseguitati politici. Sinceramente non capisco.
    Non fraintendetemi, sono per l’aiuto! Vorrei solo capire come mai dall’ Egitto.
    Don Giusto aiuta chi lo chiede, bravissimo, ma la domanda sorge spontanea, dal mio punto di vista.

      1. Perché ci sono polemiche su qualcosa facile da capire?
        Prenota un aereo e vai in Egitto, vedrai che non c’è guerra e magari vedi anche qualcosa di diverso. La domanda è pertinente e NON è Don Giusto che dovrebbe rispondere. Lui aiuta e basta.

        Claudio Biffi, chi ha parlato del caso Regeni? Cosa c’entra?
        La presenza di egiziani minorenni in Italia dovrebbe essere per ricongiungimento ai familiari. Non sono PROFUGHI.

        La parola profughi significa: Costretto ad abbandonare la propria terra, il proprio paese, la patria, in seguito a eventi bellici, a persecuzioni, oppure a cataclismi.

        Aiutiamoli questi ragazziiiiiiii …..ma voler CAPIRE non è poi tanto male…! Saiii.

        1. Buongiorno Bobo,
          capire è giusto, ma quando avrai infine capito a quale conclusione pratica desidererai arrivare?

          In questi modi di scrivere e pensare io vi scorgo quasi sempre l’usuale (nascosta da parole politicamente corrette) retorica del “aiutiamoli a casa loro”, se non del “rispediamoli a casa loro perché ci rubano lavoro/mangiare/risorse/ecc.” Certamente a pensar male si commette peccato, però…

          Queste PERSONE sono minori non accompagnati, ciò rende automaticamente le stesse figure fragili e da tutelare, senza se e senza ma.

          Personalmente auguro a questi ragazzi il miglior futuro, che sia nella loro patria, in Italia o in qualsiasi altro luogo di questa pallina sperduta nel cosmo, a loro libera scelta.

          Buone cose.

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