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Un giro in barca sul Lago di Como fino a 4000 euro, i matrimoni a 50mila: l’effetto Clooney sul turismo

Un lungo articolo di Vanity Fair affronta il tema dell’esplosione del turismo del Lago di Como e lega l’inizio della trasformazione del fenomeno all’arrivo di George Clooney a Laglio nell’estate 2002. I matrimoni – anzi, il boom dei matrimoni – sintetizzano bene il quadro. La crescita delle nozze celebrate sul Lago di Como è inarrestabile come ha spiegato il direttore generale di Villa Erba Pietro Bonasegale: “Nel 2019 sul Lago di Como si contavano 560 matrimoni, ma nel 2023 solo noi ne abbiamo ospitati 70 con un incremento del 70-80% rispetto al 2019. Le feste sono sempre più ricche e anche i prezzi sono saliti almeno del 70%”.

E i prezzi salgono, ha aggiunto Federica Ceriani, che tratta matrimoni medio-alti: “La fama del lago sta portando tutti ad alzare i prezzi, e forse la bolla scoppierà: ormai è difficile spendere meno di 40-50 mila euro per un matrimonio”. Se poi, con o senza nozze, ci si vuole concedere un altro must del turista sul Lago di Como, ossia il giro in barca (anche davanti a villa Clooney) ecco che è uno dei titolari della Como Classic Boats – flotta di 15 barche di cui 7 Riva Classic – che rivela quanto serve: dai 1.400 ai 4.000 euro per una giornata. E la giornata sul “magic lake”, inseguendo George, è servita.

A sigillo di questa rivoluzione, la trasformazione – che sintetizza quella di molti altri – di un locale storico di Laglio: Da Luciano, fino agli anni ’90 solo una macelleria. Poi l’arrivo di George Clooney, proprio lì vicino. “Abbiamo cambiato tutto – dice Alessandro, figlio di Luciano, che ha studiato comunicazione a Milano – la macelleria non aveva futuro da sola, ma oggi serviamo piatti, vini e prodotti del lago, e arriviamo a fare 500 coperti al giorno. Qui passano tutti, ci sono gli abitanti di Laglio che parlano con i vip, e io che faccio da traduttore. Poi c’è mio padre che parla con tutti anche se non sa una parola di inglese”.

Spunta, infine, anche una delle novità che segna questi tempi. Ovvero la professione del celebrante di matrimoni, incarnata sul Lario dall’ormai lontano 2008 dalla star indiscussa del settore: Fabio Albonico, classe 78, di cui Paola Manfredi ha raccontato la storia. “Grazie ai matrimoni Fabio Albonico ha trovato il lavoro della vita, quello che nemmeno lui avrebbe mai immaginato: è un celebrante – si legge – Il più famoso del lago. La maggior parte degli stranieri infatti viene qui solo per il ricevimento, sono già sposati legalmente. Ma perché la festa sia veramente ‘di matrimonio’ ci vuole chi lo celebri, e Fabio, che fino a quel punto ha fatto il barista, il grafico e l’immobiliarista, ma ama viaggiare, parla inglese, veste bene ed è di bell’aspetto, è la persona giusta al momento giusto”.

Lo stesso Albonico ha raccontato a Vanity Fair come è nata questa professione:

Mancava qualcuno che celebrasse un matrimonio e un amico mi ha interpellato “Dai, devi solo leggere un testo” mi ha detto, io però pensavo, “Ma proprio io devo dire cose così importanti a una coppia?” Quindi mi ci sono buttato dentro, ci ho messo tutto il fervore possibile». Oggi tutti vogliono lui per il semplice motivo che lui al «sì» ci crede davvero, si emoziona. È diventato un professionista dell’amore: con video chiamate introduttive pre celebrazione si fa raccontare le storie delle persone, il primo bacio, si appassiona. Con 50 celebrazioni all’anno (prezzo base di partenza 800 €, a salire) ha vissuto ogni matrimonio possibile, quelli dove la sposa appare in scena insieme a Bocelli che canta, quelli in cui lo sposo arriva a cavallo, quelli in cui un corpo di danza classico intrattiene gli ospiti. E lui li ama tutti.

D’altronde, il boom dei matrimoni sul Lago di Como è inarrestabile come ha spiegato il direttore generale di Villa Erba Pietro Bonasegale: “Nel 2019 sul Lago di Como si contavano 560 matrimoni, ma nel 2023 solo noi ne abbiamo ospitati 70 con un incremento del 70-80% rispetto al 2019. Le feste sono sempre più ricche e anche i prezzi sono saliti almeno del 70%”.

E i prezzi salgono, ha aggiunto Federica Ceriani, che tratta matrimoni medio-alti: “La fama del lago sta portando tutti ad alzare i prezzi, e forse la bolla scoppierà: ormai è difficile spendere meno di 40-50 mila euro per un matrimonio”. Se poi, anche senza nozze, ci si vuole concedere un altro must del turista sul Lago di Como, ossia il giro in barca (anche davanti a villa Clooney) ecco che è uno dei titolari della Como Classic Boats – flotta di 15 barche di cui 7 Riva Classic – che rivela quanto serve: dai 1.400 ai 4.000 euro per una giornata. E la giornata sul “magic lake”, inseguendo George, è servita.

A sigillo di questa rivoluzione, la trasformazione di un locale storico di Laglio: Da Luciano, fino agli anni ’90 solo una macelleria. Poi l’arrivo di George Clooney, proprio lì vicino. “Abbiamo cambiato tutto – dice Alessandro, figlio di Luciano, che ha studiato comunicazione a Milano – la macelleria non aveva futuro da sola, ma oggi serviamo piatti, vini e prodotti del lago, e arriviamo a fare 500 coperti al giorno. Qui passano tutti, ci sono gli abitanti di Laglio che parlano con i vip, e io che faccio da traduttore. Poi c’è mio padre che parla con tutti anche se non sa una parola di inglese”.

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14 Commenti

  1. in realtà la bolla continua a dismisura, i turisti sono sempre di più e sarà cosi per anni

    il comasco squattrinato non fa più testo ormai…

    severo ma giusto

  2. Qualcuno controlla? Ora nel nostro paese se non paghi le tasse ti danno un premio, In modo particolare se sei un contadino e vendi i MELONI……..

  3. Sarebbe utile parlare dell’aumento del fenomeno degli affitti brevi, che questo si ha un impatto sulla vita dei cittadini.

  4. “l’effetto Clooney sul turismo” e direi anche sui residenti….. perchè tutti (o almeno il 99,9%) i ristoratori o facenti parte di questo rami hanno visto bene di adeguarsi a prezzi folli.

  5. È un po’ come il furmagiatt che c’era a Como in via Muralto, angolo via Olginati, che adesso si è trasformato un ristorante super turistico, con prezzi, del tutto, spropositati rispetto alla qualità di quello che offre. Finché la gente ci casca buon per lui, ma ho già sentito diversi comaschi lamentarsi di aver pagato cifre davvero alte per piatti molto deludenti. Vanno bene per i turisti stranieri che pensano di mangiare piatti tipici comaschi andando nei ristoranti pugliesi…

        1. Bah la Latteria è un buon posto, particolare, con qualità delle materie prime decisamente sopra la media, e una cantina eccezionale. Il prezzo tiene conto della location e di questi fattori. Chi non ne fosse soddisfatto è liberissimo di non tornarci un altra volta…

  6. Occhio che l’elastico prima o poi si rompe. Sarebbe opportuno tenere i piedi per terra. E poi, visto tutto questo boom mi domando questa gente che spara cifre a c….. le pagano le tasse ? in che misura ? Fatture ? Qualcuno controlla ?

    1. Rispondo alle domande:
      – Sì
      – Quella prevista dalla fiscalità
      – Fatture o ricevute fiscali
      – Di solito la finanza / l’agenzia delle entrate
      Saluti

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