Una tradizione che affonda le radici nei primi decenni del Novecento e che ancora oggi conserva intatto il suo fascino. Sabato 13 settembre 2025 il Lago di Como tornerà a essere teatro del Gran Premio dei Sei Laghi – Trofeo Villa d’Este, competizione unica al mondo per idrovolanti e anfibi, organizzata da Aero Club Como in collaborazione con il Grand Hotel Villa d’Este.
Un legame, quello tra le due istituzioni, che risale al 1913, anno in cui la gara venne disputata per la prima volta e vinta dal celebre Roland Garros. Fin dalle origini la competizione richiamava aviatori da tutta Europa, contribuendo a creare un mito che oggi si rinnova con nuove collaborazioni, eventi collaterali e protagonisti d’eccezione.
Omaggi a Villeneuve e De Pinedo
Tra le curiosità di quest’undicesima edizione spicca l’esposizione di uno dei soli due modelli superstiti della Ferrari 126 C, messi a disposizione da Kessel Classic. L’auto fu guidata dal famosissimo campione Gilles Villeneuve e sarà visibile nell’hangar della manifestazione. “Quest’anno – sottolinea Enrico Guggiari, presidente Aero Club Como – oltre agli idrovolanti, il pubblico potrà ammirare le auto storiche della Scuderia Blu Maserati e la Ferrari C126 di Villeneuve. La manifestazione ha quindi due anime quella dei motori aerei e quella dei motori automobilistici. Un connubio che rende ancora più affascinante e internazionale il nostro Gran Premio”.
Un richiamo diretto, inoltre, a un episodio legato a Villa d’Este: una sfida in motoscafo vinta proprio dal pilota canadese, ricordata dal quotidiano La Provincia nel 2006. “Villa d’Este è da sempre legata alle tradizioni ma con lo sguardo rivolto al futuro – ha spiegato Matteo Cristina, CFO & HR Director di Villa d’Este Hotels – l’Aero Club Como è eccellenza e radici profonde, e non vediamo l’ora di godere insieme di uno spettacolo così unico. Ogni anno, nei mesi che precedono la gara, i nostri uffici sono impegnati in una ricerca che diventa sempre più affascinante, volta a rintracciare eventi e protagonisti che hanno segnato la storia di Villa d’Este e che oggi si intrecciano con Aero Club Como, con il territorio e con i partner che si aggiungono di edizione in edizione. Lo scorso anno presentammo una lettera indirizzata a Italo Balbo che testimoniava come il Trofeo Villa d’Este fosse lì, ad attendere una nuova era già auspicata un secolo fa e divenuta realtà negli ultimi anni. L’anno precedente avevamo portato alla luce fotografie e ricordi di una cena che Villa d’Este organizzò proprio per Balbo. Quest’anno la ricerca del mito ci ha condotto alla figura del campione di Formula 1 Gilles Villeneuve e a quegli anni in cui la storia della Formula 1 veniva scritta anche all’interno della nostra proprietà”.
A Francesco De Pinedo, pilota dall’incredibile coraggio, invece, sarà dedicata una serie di cartoline filateliche che celebrano il centenario del suo emozionante volo di 55 mila chilometri attraverso tre continenti. “Fu il primo a compiere un giro del genere, senza alcuna assistenza – ricorda Cesare Baj, presidente onorario dell’Aero Club Como – e la sua impresa resta un esempio straordinario di coraggio”.
Tradizione, giovani e sostenibilità
L’edizione 2025 avrà come protagonisti sia gli equipaggi esperti sia le nuove generazioni, con la partecipazione degli studenti dell’Istituto Aeronautico Casnati e della Praxis Aero dell’Università Bilim di Antalya. “È fondamentale – ha commentato Guggiari – che i giovani crescano vicino a noi, perché l’aviazione non è solo pilotaggio, ma offre molteplici sbocchi professionali. La collaborazione con l’università turca porta sul Lario ragazzi che voleranno con noi, consolidando anche i rapporti internazionali”.
La competizione si arricchirà anche del Sustainable Rally Award, promosso insieme ad AirBp, che premierà l’equipaggio capace di mantenere i parametri ambientali più virtuosi. “Nelle ultime dieci edizioni abbiamo sempre cercato di stare al passo con i tempi – spiega Marco Di Pilato, rappresentante Specialità Volo a Motore di Aero Club Como – crescendo di anno in anno grazie al coinvolgimento dei migliori equipaggi italiani e internazionali, e progettando formati sempre nuovi per valorizzare tecniche di pilotaggio diverse: dai velivoli storici alla precisione richiesta dalla disciplina. I nostri equipaggi rappresentano uno spettro molto ampio di piloti: dalle giovanissime generazioni, che vogliamo sensibilizzare e incoraggiare, fino a tutte le altre categorie che scelgono di mettersi in gioco”.
Un impegno costante verso l’innovazione che non trascura l’attenzione alla sostenibilità: “La volontà di avere sempre uno sguardo rivolto alla contemporaneità – prosegue Di Pilato – ci ha portati, insieme a un nostro partner storico, AirBP, a istituire il Sustainable Rally Award, dedicato al pilota che avrà saputo mantenere i più elevati parametri di sostenibilità ambientale durante il volo. Tutti questi sforzi contribuiscono a rendere la competizione ogni anno più avvincente e davvero unica al mondo. Inoltre, nella serata di chiusura annunceremo l’istituzione di una borsa di studio dedicata a Giorgio Porta, figura storica dell’Aeroclub di Como di cui è stato due volte presidente e tra i massimi esperti in materia di volo idro a livello internazionale, che ricordiamo con grande affetto”.
Le voci delle istituzioni
La manifestazione gode del sostegno di molte autorità locali. “Dà lustro al territorio – ha sottolineato il prefetto della provincia di Como, Corrado Conforto Galli – e testimonia un grande rinascimento per Como, grazie a realtà consolidate che sanno reinventarsi e crescere”.
Anche il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha ribadito l’importanza dell’appuntamento: “Il Gran Premio porta eccellenze e dimostra che, oltre a un territorio stupendo, Como ha persone capaci di organizzare eventi magnifici. Credo davvero che tutti stiamo dando il meglio di noi stessi”.
Un ringraziamento è arrivato anche dal sindaco di Cernobbio, Matteo Monti, che ha espresso gratitudine per un evento che porta prestigio e visibilità all’intero territorio.
Il ruolo di Villa d’Este e degli sponsor
Accanto alla storica location di Cernobbio, sono numerosi i partner che contribuiscono alla riuscita della manifestazione. “Ringrazio Villa d’Este, che oltre al contributo economico offre solidità e continuità al Gran Premio – ha dichiarato Guggiari – Sempre più eccellenze del territorio e della vicina Svizzera scelgono di unirsi a noi in occasione di questa manifestazione. Sono molto felice di poter ringraziare Maserati Scuderia Blu, Riva by The Pelmax Collection, Acquadulza, Divani & Divani by Natuzzi, Como 1907, Chiggiolla, Token Como e Kessel Classic, che non solo hanno accolto il nostro invito, ma hanno partecipato con creatività e con una stimolante progettualità alla pianificazione della giornata. Grazie a queste partnership, Aero Club Como testimonia come sia sempre più importante fare sistema sul territorio. Il nostro vanta realtà uniche, con una storia autorevole e valori analoghi a quelli che, con i nostri idrovolanti e con la nostra Scuola, la più antica al mondo per questa tecnica di volo, cerchiamo di traghettare verso il futuro. Tutte queste unicità, gli eventi che si sono susseguiti dal primo Novecento a oggi e i protagonisti che hanno attraversato i nostri luoghi e quelli delle realtà vicine, contribuiscono a costruire e rinnovare, anno dopo anno, la narrazione di un mito. Il nostro obiettivo è unire tutte le opportunità che queste realtà possono offrire, creando un’esperienza unica che intreccia sport, eleganza e territorio”.
Un futuro tra motori e memoria
Negli ultimi mesi il Lago di Como è stato teatro di diversi incidenti legati all’eccessiva velocità dei motoscafi, una criticità che ha acceso il dibattito pubblico sulla sicurezza della navigazione. Proprio su questo punto si è voluto soffermare Guggiari: “Questa è una gara che non ha bisogno di grandi supporti logistici se non l’attenzione del questore sulla velocità dei motoscafi. È fondamentale che ci sia consapevolezza e attenzione, perché la convivenza tra le diverse forme di navigazione e il volo sull’acqua richiede prudenza e rispetto reciproco”.
Il presidente ha poi aperto uno sguardo sul futuro: “Stiamo lavorando su un progetto di museo dell’aviazione sul Lario, in collaborazione con Calcio Como 1907: uno spazio che possa ospitare velivoli storici e documentazione, non solo statico ma anche con mezzi reali come un Caproni e due L-19 reduci dal Vietnam. Speriamo che il progetto venga accolto all’interno del nuovo stadio“.