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Festa, protesta, atto d’amore: i Teatranti di Como si radunano davanti al Sociale. “Esistiamo anche noi”

Una protesta che sconfina nell’atto d’amore per il teatro, settore messo in gravissima difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. In teoria, da lunedì le attività teatrali potranno ricominciare, ma la vera sfida dei lavoratori ora è poter sostenere economicamente una ripresa ancora infarcita di incognite, costi e prospettive tutte da decifrare.

Per questo i Teatranti Uniti di Como (“gruppo di appassionati professionisti del settore, che si è unito in questo delicato momento, ma che è da sempre presente nel tessuto cittadino”) si sono dati appuntamento per lunedì prossimo, 15 giugno, alle 18.30 in piazza Verdi, inevitabilmente davanti al Teatro Sociale, “per ricordare che il teatro esiste”.

“Celebriamo il Teatro e soprattutto affermiamo la nostra Esistenza – si legge nella presentazione della manifestazione – I teatri riaprono ufficialmente lunedì, ma le regolamentazioni non consentono a tutti riaperture economicamente sostenibili. Inoltre il numero di lavoratori dello spettacolo che verrà coinvolto negli eventi sarà necessariamente ridotto”.

Difficoltà per cui i teatranti intendono radunarsi (e radunare con loro “praticanti, simpatizzanti, spettatori, amanti del teatro e della cultura”) “per dare un forte segnale alla città e alle istituzioni”.

Secondo quanto riportato gli organizzatori, finora “si stima che il settore dello spettacolo, che impiega nel nostro Paese 145 mila persone generando oltre 8 miliardi di euro di ricchezza (ricerca di Symbola-Unioncamere del 2019), abbia perso finora circa 1,5 miliardi di euro. Riaprire potrebbe sembrare la soluzione giusta ma con le attuali disposizioni di sicurezza tra sanificazioni, posti in sala drasticamente ridotti e distanziamento su palco in realtà diventa molto complesso reggere i costi. Oltre a non permettere un sostentamento economico, cosa ancor più grave, non poter tornare tra la gente priva dell’essenza stessa di questo lavoro: l’incontro”.

L’appello dunque è rendere il più visibile possibile la partecipazione all’evento di lunedì “per ricordare che il Teatro esiste”

In questo senso “si chiede ad ogni partecipante di portare con sé il proprio oggetto del cuore legato al teatro (costume di scena, maschera, biglietto di un concerto) e il proprio testo preferito (poesia, canzone, testo teatrale, ecc) che sarà interpretato in coro, tutti insieme contemporaneamente, durante la manifestazione. Ci disporremo ordinatamente in piazza mantenendo le distanze di sicurezza, indossando le mascherine e osservando tutti i protocolli”.

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