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Fossili, diorami e il “mistero” del vecchio orologio di Naggio: i tesori dell’Ecomuseo della Val Sanagra

Raccogliere tutto il territorio, compresa la sua storia, in un solo, affascinante, posto: questo è l’obiettivo delle Ecomuseo della Val Sanagra, di proprietà del Comune di Grandola ed Uniti ma gestito dall’associazione “Storia, Natura e Vita”, nato del 2001 a Villa Camozzi.

La struttura è divisa in due parti: “Da una parte abbiamo il museo vero e proprio – spiega il conservatore Attilio Selva – Che è composto sia dalla sala paleontologica con fossili di 310 milioni di anni, che da quella degli animali impagliati, che contiene anche un grifone e 3 diorami in cui è ricostruita l’ambientazione faunistica”.

Continua: “Inoltre abbiamo una sezione apposita per i funghi, che vengono conservati tramite processo di liofilizzazione, oltre che la parte dedicata alla ferrovia Menaggio Porlezza, interamente digitale. Ma non finisce qui, infatti abbiamo conservati altri oggetti particolari come l’orologio del campanile di Naggio, che funzionava attraverso la forza di gravità e molti utensili della civiltà contadina. Infine, un anno fa, abbiamo dedicato una sala alla banda di paese, oggi sciolta, nella quale sono stati disposti gli strumenti musicali, come se dovessero suonare da un momento all’altro”.

Infine c’è la seconda parte molto particolare, ovvero quella della fornace Galli in riva al fiume: “Era un’antica fabbrica di mattoni, oggi restaurata – racconta – Dove veniva prodotto generalmente l’argilla. Il forno può contenere fino a 15 mila mattoni. Oggi è interamente accessibile”.

L’Ecomuseo della Val Sanagra non è sempre visitabile, se non in alcuni giorni ben precisi: “Da marzo a settembre siamo aperti la seconda e l’ultima domenica del mese, mentre da ottobre a febbraio solo l’ultima domenica – sottolinea – La fornace invece è accessibile solo durante la stagione primaverile ed estiva”.

Ma non è tutto, infatti la struttura di Grandola è unica nel suo genere: “Siamo l’unico ecomuseo di tutta la provincia di Como – conclude – Il nostro obiettivo è quello di raccogliere tutto il territorio, da ogni punto di vista, tutto in singolo luogo”.

Se vi abbiamo incuriosito con la storia dell’Ecomuseo della Val Senagra, abbiamo una buona notizia per voi, infatti questa domenica sarà aperto al pubblico e potrete visitare in prima persona questa importante pezzo di storia locale.

Ecco una gallery:

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