Dall’ex consigliere comunale Luigi Bottone arriva una segnalazione su qualche segno di degrado un po’ troppo anticipato sul nuovo lungolago di Como. La zona immortalata è un piccolo tratto verso Sant’Agostino.
“E’ vero che criticare è sempre facile – dice Bottone – ma è anche difficile non notare quel tratto aperto di recente. Le domande sorgono spontanee: strutture rovinate? Bisogna già cambiarle? Quante altre salteranno prossimamente ? Riusciranno a rimanere conservate con il brutto tempo?”.
Come si vede dalle foto, il problema riguarda il materiale che ricopre le protezioni metalliche sotto cui sono alloggiate le paratie vere e proprie estraibili a mano in caso di rischio esondazione. Si notano in maniera molto evidenti rotture della copertura, anche se limitatamente a un solo punto, cosa che potrebbe far pensare a un caso isolato e magari frutto di qualche urto o danno specifico accidentale.
“Non sono uno esperto in materia – conclude Bottone – ma di sicuro non è una bella immagine sia per chi passeggia sia per chi ha eseguito l’opera”.
Da notare, peraltro, come vi sia un precedente identico documentato grazie a un lettore. Era il 9 giugno del 2022:
Lungolago Como, l’amara scoperta di Giuseppe: i cassoni delle paratie perdono già i pezzi
5 Commenti
La vera domanda è: ma quelle strutture sono adeguate alle necessità ed alla funzione nel tempo?.
Rispettano lo standard qualitativo dei lavori pubblici nel nostro paese.
Rapi potrà inaugurate per la 5 volta.
Materiali di immensa “qualità”. Complimenti Regione Lombardia 👏
No comment..
La degrradazione delle magnifiche paratie a manovra manuale è iniziata molto prima di quanto avevo previsto, non 5, 6 anni sono bastati 5, 6 giorni