L’onda lunga dei Fridays For Future e della leader mondiale Greta, si è tutt’altro che fermata.
Dall’inizio di quest’anno abbiamo documentato ogni singolo evento legato alla declinazione comasca del movimento internazionali, fin dai primi giorni quando Davide Faifer presidiava Palazzo Cernezzi in solitaria e con un clima non certo favorevole.
FRIDAYS FOR FUTURE: TUTTI I RACCONTI
Così, in un confronto serrato fra le parti, in questi giorni spunta la riflessione del parroco di Grandate, don Roberto Pandolfi, non nuovo a riflessioni che scatenano reazioni, anche molto forti (qui, per esempio).
Un editoriale pubblicato lo scorso 7 ottobre, solleva alcuni dubbi circa le manifestazioni del venerdì:
Non so quale continuità avranno gli “scioperi” studenteschi (forse sarebbe meglio parlare di astensione dalle lezioni) del venerdì in segno di protesta per i cambiamenti climatici. Spero che il tutto termini quanto prima e non tanto perché il problema sia da sottovalutare e da accantonare, quanto perché mi sembra che perdere un giorno di scuola andando a fare una passeggiata per le strade della città tutti insieme appassionatamente, magari bruciando un pianeta terra (gesto fortemente evocativo, alla faccia del clima e della CO2) non sia la cosa più efficace e più educativa.
Si potrebbe, invece, dedicare un’ora o due del venerdì per proporre in ogni scuola la trattazione di tematiche ambientali oppure, se proprio proprio le pareti scolastiche stanno strette, si potrebbe andare, armati di guanti e sacchi , a ripulirle, queste benedette città.
Anche per togliere ai soliti marpioni l’alibi di non considerare il problema perché è sbagliato il modo di sottolinearlo.
Ragazzi e ragazze che state preparando il vostro futuro, il modo migliore per affrontare i problemi è quello di conoscerli studiandoli e di preparasi adeguatamente per risolverli con scelte pratiche e non con le teorie. Spesso il mondo è pieno di persone che si riempiono la bocca di belle parole ma all’atto pratico non fanno nulla per cambiare davvero le cose, magari cominciando da se stessi. E questo vale per il clima, ma anche per tanti altri ambiti.
Meno “scioperi”, quindi, e più studio, accompagnato da scelte piccole, ma significative (vi siete mai chiesti quanto inquinamento provoca produrre e usare lo smartphone che vi accompagna h24?). Il mondo ha bisogno di giovani idealisti, ma anche capaci di scelte concrete, che costano a chi le fa.
don Roberto
8 Commenti
Oltre a non conoscere il movimento (che mette in atto anche azioni pratiche checchè se ne dica) don roberto ignora cosa sia lo sciopero del venerdi che non prevede nessuna passeggiata. Ignora anche che lo sciopero del venerdi deve avere un carattere dirompende e allarmante (un ragazzo preferirebbe andare a scuola magari a luglio con solleone e a gennaio col freddo) piùttosto che stare in presidio davanti al comune. Le ore di ambientalismo a scuola primo non avrebbero lo stesso impatto sulle istituzioni e secondo sono facili a proporsi ma devono passare attraverso l’approvazione non scontata del dirigente scolastico e del consiglio d’istituto.
il suggerire di applicarsi anche in azioni pratiche e concrete a contrasto dell’inquinamento e a favore dell’ambiente non credo possa essere criticato – anzi. lo ritengo un consiglio estremamente sensato, sopratutto se chi manifesta intende essere preso sul serio. purtroppo, la scelta di manifestare il venerdì è particolarmente infelice.
Rossana C. la mia definizione di Solone da tastiere è relativa a questo post di Don Roberto e non alla sua persona che ribadisco parla SENZA conoscere il gruppo FFF il quale tra l’altro già si è cimentato nelle azioni “civiche” che lui auspica ed oltre alle passeggiate organizza convegni studia e approfondisce. Sarà pure una persona di buon senso, ma non lo ha dimostrato in questo suo post.
Una riflessione densa di luoghi comuni che banalizza un movimento interessante come Fridays For Future. Ogni opinione deve essere rispettata,ci mancherebbe. Ma un uomo che partecipa ad un dibattito pubblico dovrebbe quantomeno fare lo sforzo di informarsi. E scoprirebbe che i ragazzi del movimento uniscono la mobilitazione allo studio ed all’approfondimento.
Bravo Don Roberto, ha colpito nel segno
egregio sig. Andrea ecc. duole constatare che lei, col suo giudizio superficiale ed affrettato, non conosce assolutamente don Roberto, che è , notoriamente , una persona dotata di grande buon senso e che esprime le sue opinioni (anche in considerazione del ruolo che riveste verso la sua comunità) sempre con educazione e rispetto. Cosa che non si può dire di molti altri leoni da tastiera.
Mi pare che don Roberto parli a sproposito. Ha mai partecipato a una riunione dei FFF? Mi pare un Solone da tastiera che non merita la visibilità che gli date..
Bravo Don, ma si fa troppa fatica…