Frontalieri e telelavoro, l’accordo amichevole in vigore, terminerà il 31 gennaio 2023. La decisione è arrivata ieri quando l’Amministrazione federale delle contribuzioni ha dato l’annuncio. “Le autorità competenti dell’Italia e della Svizzera, constatato che in entrambi i Paesi non sussistono più restrizioni alla libera circolazione delle persone dovute all’emergenza sanitaria Covid-19, hanno concordato che l’accordo amichevole del 18-19 giugno 2020 che prevede, tra l’altro, in via eccezionale e provvisoria, delle regole speciali in materia di imposizione del telelavoro e “smart working”, rimarrà in vigore fino al 31 gennaio 2023″, si legge in un comunicato.
Pertanto, “a partire dal 1° febbraio 2023, in ragione della situazione sanitaria attuale, non è prevista al momento una proroga”. Quello dello smart working è stato uno dei temi caldi sul confine per tutto il periodo pandemico e subito dopo.
La decisione arrivata ieri mette fine dunque alle intese che prevedevano appunto “in via eccezionale e provvisoria, delle regole speciali in materia di imposizione del telelavoro e smart working”, come la possibilità per i frontalieri di superare il limite temporale del 24,99% normalmente concesso quale soglia invalicabile per il telelavoro senza avere impatti di natura previdenziale.