Poi uno si chiede come mai i giovani delle fasce di confine cerchino lavoro oltrefrontiera. Sono le buste paga a parlare da sole.
E infatti dalla Svizzera arriva la notizia dell’aumento degli stipendi in due settori cruciali del turismo che ad esempio in provincia di Como lamentano cronici problemi di personale.
Dal prossimo 1 febbraio, infatti, i salari minimi nel settore alberghiero e della ristorazione saranno adeguati al tasso di inflazione medio annuo dell’1,1%. Lo ha stabilito il tribunale arbitrale dopo che le parti sociali non erano riuscite a trovare un accordo sui salari minimi.
Per ragioni amministrative l’aumento non sarà retroattivo. Per i contratti stagionali gli aumenti delle retribuzioni minime entreranno in vigore all’inizio della stagione estiva, precisa un comunicato.
Per i dipendenti senza apprendistato il salario salirà a 3.706 franchi al mese contro gli attuali 3666 franchi. Per chi ha un attestato federale di capacità aumenterà da 4.470 a 4.519 franchi mentre per il personale con esame professionale la retribuzione passerà da 5.225 a 5.282 franchi.
Le parti sociali negoziano ogni anno un adeguamento dei salari minimi. Le trattative vedono da un lato Hotel & Gastro Union, Syna e Unia in rappresentanza dei lavoratori e dall’altro GastroSuisse, HotellerieSuisse e Swiss Catering Association SCA per i datori di lavoro.