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Garzola e Civiglio, natura e pace hanno un prezzo: “Servizi quasi nulli, niente negozi, internet stile anni ’90. Ma ne vale la pena”

Il panorama visibile da Garzola e la natura che circonda Civiglio rendono questo quartiere di Como uno dei più belli della città. Ovviamente anche qui esistono problemi e carenze, a partire dalla mancanza di servizi essenziali. Salendo lungo la strada che conduce a Civiglio, allontanandosi dal rumore e dallo smog della città, sembra di entrare in una dimensione parallela rispetto alla frenesia che scorre solo pochi tornanti sotto e che, osservata dall’alto, non impressiona più. Questa settimana il viaggio di ComoZero alla scoperta dei rioni cittadini sale dunque in quota. Ecco come vivono questa realtà i residenti.

“Purtroppo la pecca maggiore riguarda l’assenza di servizi base. Da un mini market a un bancomat – spiega Daniele Invernizzi – Per il resto, in questi anni, si è lavorato su questa parte di città e si vive bene. Una volta, è vero, c’erano tanti bar, oggi praticamente nessuno e ovviamente per ogni cosa bisogna prendere l’auto o usare i mezzi pubblici”. Inoltre, come sostenuto da diversi interlocutori, esiste una netta differenza tra Garzola, che è ancora realmente un quartiere della città, e Civiglio, che è sempre più simile a una realtà a sé stante. D’altronde, fino all’epoca fascista, Civiglio faceva proprio Comune da sé e solo più tardi divenne un quartiere del capoluogo.

Chi è felice di vivere a Garzola è Patricia Fernandes, portoghese di origine che ha deciso di trasferirsi “qui, subito dopo il primo lockdown. Sono in Italia da quattro anni. Prima ho vissuto a Cantù, poi la decisione di cambiare. E qui mi trovo benissimo. C’è la natura, la possibilità di camminare, di staccare dallo smart working e concedermi del relax. Certo mancano i servizi, questo è vero, ma con l’auto in dieci minuti si raggiunge il centro”. Un giudizio dunque totalmente positivo che sorvola anche gli inevitabili problemi di spopolamento e di carenza di servizi in luoghi come questi. “Magari per le persone anziane vivere qui potrebbe essere più complicato ma personalmente essere lontani dallo smog e dal caos è impagabile”, chiude Patricia.

Silenzio, aria buona e natura incontaminata fanno da sfondo dunque all’attaccamento dei residenti a questa parte della città. “Vivo da sempre a Civiglio. Sono nata qui e sinceramente sono molto legata a questa parte di Como – spiega Marika Noseda – Il punto di forza al quale non potrei mai rinunciare è ritrovarsi nella quiete totale a soli 10 minuti d’auto dal centro. Per me vivere nel caos di via Milano sarebbe sconvolgente. Ovvio, come penso abbiano detto anche gli altri intervistati, si sconta la totale mancanza di servizi. La posta è aperta solo poche ore a settimana, non ci sono negozi dove poter acquistare del cibo e un altro problema è rappresentato dalla copertura internet della zona che è presente ma molto lenta e di scarsa qualità. E questo può essere d’ostacolo a chi magari lavora da casa o per chi, come avvenuto in passato, doveva attivare la Dad”. Detto questo però “rimane la bellezza di vivere qui, dove inoltre, tranne rari casi, non ci sono problemi legati alla sicurezza. Sarebbe magari opportuno incrementare il potenziale turistico della zona che è fantastica e recuperare alcune zone boschive trascurate. Penso anche al vecchio lavatoio esistente”. Ma proprio su quest’ultimo elemento c’è già l’intenzione di restaurarlo.

L’ultima voce è infine quella di Antonio Civelli: “In passato ho vissuto a Civiglio. Sono stato benissimo e ai tempi c’erano anche alcuni servizi. Purtroppo ora non c’è più nulla. Io ho cambiato residenza ma torno qui sempre volentieri”.

Il luogo sacro per gli sportivi che amano il lago

A Garzola fanno tappa non solo gli amanti della natura e quanti sono desiderosi di allontanarsi dalla città ma anche i visitatori del Santuario di Nostra Signora del Prodigio (Tempio sacrario degli sport nautici).

La chiesa fu eretta tra il 1963 e il 1968, ma le vicende costruttive affondano le radici in anni più lontani. Nel 1915 monsignor Antonio Pagani portò a Garzola l’icona di “Nostra Signora del prodigio” e negli anni successivi molti cittadini unirono le forze per erigere un tempio. Nel 1957, don Luigi Galli, nuovo parroco di Garzola, riprese l’opera iniziata quasi quarant’anni prima: venne rinnovato il piano originario, arricchendolo del Sacrario degli Sport Nautici. Il Tempio è opera dell’architetto comasco Fulvio Cappelletti. Dal piazzale del Santuario si accede poi al Sacrario: si tratta di un luogo particolare dove sono custodite le memorie e i cimeli di tanti uomini che, per professione o per pura passione sportiva, praticarono discipline nautiche o militarono sotto il vessillo tricolore della Marina militare italiana.

Presenti le insegne delle diverse federazioni a cui fanno riferimento gli sport nautici: Federazione italiana sci nautico, Federazione italiana nuoto, Federazione italiana motonautica, Federazione italiana Canottaggio, Federazione italiana vela, Federazione italiana pesca sportiva e Attività subacquee. Vari reperti di biologia marina e una serie di particolari diorami, realizzati con conchiglie e rappresentanti episodi biblici, arricchiscono le raccolte del Sacrario. Sulla pagine della Diocesi di Como santuari.diocesidicomo.it, si possono trovare tutte le informazioni.

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Un commento

  1. Condivido, se posso aggiungere, le fermate del bus al bivio Brunate-Civiglio sono trascurate e senza pensilina, usate per depositare i rifiuti………in attesa del ritiro da discutibili personaggi, la strada a salire da Como presenta molti punti dove con minimo sforzo si potrebbe ampliare e rendere piu’ agevole, in special modo dal bivio in direzione Brunate dove un lungo rettilineo potrebbe essere notevolmente allargato evitando quotidiane manovre fastidiose, inoltre i rifiuti sono molto presenti nelle vallette sia al bivio che sulla strada all’ altezza del civico 69-71 e poco prima del cimitero di Civiglio, un candidato sindaco e la vostra giornalista Sig.ra Stephanie hanno fatto un servizio fotografico gia’ da tempo ma malgrado questo tutto rimane dov’e’ …………..

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