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Geni oggi, scienziati domani. Due team dell’Internetional School di Como selezionati per la First Lego League

Due squadre di studenti della International School of Como sono state selezionate per partecipare alla competizione nazionale del FLL (First Lego League), che si terrà il 22 maggio.

FLL è un concorso internazionale rivolto agli innovatori di domani che sfida i ragazzi a pensare come scienziati ed ingegneri e che dal 1998, anno di avvio, ha visto la partecipazione di oltre 40.000 team provenienti da circa 100 Paesi diversi in tutto il mondo.

In particolare, la competizione è tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni che devono progettare, costruire e programmare robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative.

Il tema della sfida di quest’anno è “RePlay” (in sostanza, trasformare spazi – che siano campi aperti o parcheggi abbandonati – in opportunità di praticare attività sportiva) e le squadre dell’International School of Como partecipano con due progetti.

Il progetto “InfinityBots” prende spunto dalla constatazione che possiamo trasformare degli spazi aperti in luoghi per delle attività ma purtroppo le opportunità già esistenti sono sotto utilizzate o mal tenute; specialmente durante la pandemia da Coronavirus, la gente è diventata sempre più consapevole della scarsa igiene delle attrezzature sportive pubbliche o condivise.

La soluzione studiata è in un materiale innovativo e rivoluzionario in grado di autosanificarsi. La scienza che sta dietro al progetto è basata sugli ioni d’argento, molecole naturalmente disinfettanti già in uso nell’industria della moda per applicazioni simili. Il sudore degli atleti viene assorbito da uno strato spugnoso e disinfettato attraverso le particelle di ioni d’argento presenti all’interno. Il prodotto può essere usato in molti modi, come ad esempio per i tappetini da yoga.

Secondo Leonard (17 anni), Michelangelo (15) e Tomaso (16) – i membri del team “InfinityBots” – “Partecipare alla First Lego League e la robotica ci hanno insegnato a lavorare in squadra, a trovare idee innovative e a sviluppare la capacità di risolvere i problemi, più che di gestirli: nessun problema è così grande da non avere una soluzione, soprattutto quando si lavora insieme a qualcosa che appassiona”.

Il secondo progetto, “JavaBots” parte dalla constatazione che nelle nostre comunità non ci sono molte strutture in cui poter fare esercizio fisico e non ci sono molti stimoli che motivano a farlo. La soluzione ideata consiste in un set di armadietti posizionati in spazi pubblici (come in un parco) dove è possibile trovare un assortimento di attrezzi da fitness da poter utilizzare. L’utente prenderà gli attrezzi dagli armadietti e li riporrà al loro posto al termine dell’utilizzo.

La robotica ci ha insegnato a guardare i problemi da prospettive differenti – commentano Matteo, Andrea e Poppy, tutti e tre 14 anni, del team “JavaBots” – ma anche a migliorare le nostre capacità di soluzione dei problemi, a lavorare in squadra e a sviluppare la nostra resilienza”.

Entrambi i progetti hanno superato le selezioni per il Premio “Oltre la Robotica” (istituito nel 2016 in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, con l’obiettivo di valorizzare presso la sede ministeriale i migliori progetti scientifici presentati durante la FLL Italia) e parteciperanno alle selezioni nazionali, in programma il 22 maggio.

Il progetto “JavaBots” ha anche vinto il premio ‘Premio Eccellenza Ingegneristica’.

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