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Giardini a lago, degrado infinito. Riqualificazione eterna odissea. “Comune dove sei?”

Arrivata l’estate e ricomparse le famiglie a spasso per Como, resta ancora aperta la questione relativa alla riqualificazione dei giardini a lago. Giochi oggettivamente vecchi e malandati, minigolf abbandonato – con tanto di sacchi della spazzatura gettati a terra, un paio di scarpe lasciate nell’area e teli di plastica accatastati in un angolo – e uno stato generale di degrado che non permette ai genitori di vivere serenamente l’esperienza di gioco con i propri piccoli.

Ce lo racconta papà Johnny Dedia. “Vengo qui tutti i giorni, il parco giochi dovrebbe essere rinnovato – commenta – E’ tutto vecchio, malandato e sporco. I bambini hanno bisogno di spazi più puliti, quindi ben venga se ci metteranno finalmente mano. Capisco che al momento ci sono tanti problemi da risolvere sul territorio ma bisognerebbe pensare anche ai bambini”.

Per papà Johnny, la zona a lago dovrebbe essere tenuta meglio soprattutto a livello di pulizia dei giochi e degli spazi circostanti. Rappresentano, infatti, uno sfogo per i genitori che cercano ombra e riparo dal caldo, una valida alternativa anche alla piscina. “Credo che la piscina ora sia meno sicura – continua Johnny – mentre il parco è uno spazio aperto e dovrebbe essere tenuto meglio. Tutta l’area è gestita male, come genitori vorremmo che almeno ci fosse un posto decente dove poter fare giocare i nostri bambini, soprattutto qui che siamo vicini al lago”.

Della medesima opinione è mamma Oksana, che frequenta il parco da quasi vent’anni e sottolinea che nel tempo la situazione di degrado è rimasta immutata. “Ci sono gli stessi giochi da quando venivo qui con la mia prima figlia – spiega – che ora ha 19 anni. Non è una zona molto sicura, soprattutto di sera preferisco non venire. Anche i bagni non sono molto curati e quindi preferisco non portarci la bimba, è poco igienico”.

Oksana, da mamma preoccupata per la salute della sua piccola, sottolinea anche che ci vorrebbe una maggiore pulizia. “Spesso in giro si trovano siringhe e bottiglie di vetro – afferma – ci vorrebbe la pulizia due volte al giorno e più luci di notte. Al momento non c’è una buona illuminazione e quindi non mi sento sicura di sera, altrimenti verrei volentieri. È l’unico posto per i bambini fresco, vicino al lago, con l’ombra degli alberi ma non è sicuro. Se ci fosse un altro spazio migliore, qui non verrei più”.

Anche mamma Giorgia Beneggi, assidua frequentatrice dell’area giochi soprattutto anni addietro, mette in evidenza i problemi dei giardini a lago. “Quando le mie bimbe erano più piccole venivo qui spesso – dichiara – Ma non mi sentivo sicura, soprattutto dopo un certo orario. Questa zona è poco controllata, è un posto bellissimo ma lasciato andare”.

E aggiunge: “Andrebbe valorizzata meglio e soprattutto non andrebbe permesso il bivacco. I problemi principali sono lo stato dei giochi e la sicurezza, si viene qui per fare una passeggiata e far giocare i bambini ma è un peccato che l’area sia tenuta così male”.

Un parere analogo arriva da mamma Laura Farumi, che lega lo stato di degrado dei giardini a una generale disattenzione per i bambini in città. “Como non offre molto per i bambini, ci accontentiamo ma gli spazi sono in stato di abbandono – spiega – Ormai ci siamo abituati a vedere l’area in questo stato ma è un peccato, in altre città ci sono zone dedicate ai bambini più ampie e pulite. I bambini e i genitori hanno bisogno di ristoro, i giochi andrebbero tenuti meglio”.

Altro problema riguarda la sicurezza, in particolare la poca attenzione per i rifiuti abbandonati nel parco. “Noto spesso bottiglie rotte per terra – conclude Laura – quindi la zona andrebbe meglio monitorata e pulita”.

Gli interventi sarebbero necessari, secondo la mamma comasca, non solo per offrire migliori spazi alle famiglie della città ma anche ai turisti. “Como è un luogo turistico, il Comune dovrebbe avere un’attenzione maggiore per queste zone – conclude – Essendo vicina al lago, infatti, da quest’area solitamente passano molti turisti. Rappresenta un biglietto da visita anche per le famiglie straniere, dovrebbe essere tenuta meglio”.

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Riqualificazione, eterna odissea

Il progetto di riqualificazione dei giardini a lago di Como non è una novità. I fondi per la sua realizzazione erano stati ottenuti, infatti, già nel 2017 dalla giunta Lucini. Il bando lanciato dal Comune, che invitava a riprogettare gli spazi dei giardini a lago in armonia con il contesto paesaggistico, era stato vinto da un team di giovani progettisti guidato dall’architetto di Cesena Sara Angelini con i colleghi Alessio Valmori e Paride Piccinini e i consulenti Joana Mendo (società Arup Deutschland) e Serena Girani (società Arup Italia).

Il budget complessivo iniziale per la realizzazione dell’intervento era di 1,5 milioni di euro ma, in seguito alla ripresentazione del progetto nel 2018 e alla richiesta di alcune modifiche da parte della nuova giunta, è salito a 2,5 milioni. Dopo un lunghissimo tira e molla, quindi, a ottobre 2019 si arriva all’approvazione del nuovo progetto fortemente voluto e difeso dall’assessore al Verde Marco Galli.

Poi più nulla, arrivando così all’emergenza sanitaria e al primo consiglio comunale post lockdown di maggio 2020. In quell’occasione, infatti, è stato ripreso il discorso giardini a lago dalla consigliera di Svolta Civica, Barbara Minghetti, con un’interrogazione a cui ha risposto l’assessore a Parchi e Giardini, Marco Galli.

“Una volta trovata la giusta procedura per l’adeguamento dell’onorario professionale in rapporto all’aumento dei costi per l’aggiornamento del progetto, causato dagli interventi in più per i sottoservizi e dalle richieste della Soprintendenza, i progettisti procederanno con l’elaborazione del progetto definitivo per l’approvazione – così Galli – L’approvazione del progetto e l’indizione della gara dovranno avvenire entro fine anno per iniziare i lavori il prima possibile nel 2021”.

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