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Giuseppe e il popolo della Regina in rivolta: “Basta caos. Abbiamo il coltello tra i denti”

“Ogni giorno chi va al lavoro usando la Regina deve mettere in conto due ore per ogni tratta. Ci sono giornate in cui c’è il diavolo per strada. Quindi, insieme ad altri cittadini esasperati provenienti da tutti i paesi del lago, da Colico fino ad Argegno, stiamo organizzando un presidio a Ossuccio, per martedì. Lo diciamo con il coltello tra i denti. Siamo stanchi”.


L’esasperazione vibra chiara nella voce di Giuseppe Lorefice, ex appuntato dei Carabinieri in pensione, residente di Tremezzina, che in queste ore sta organizzando le fila di uomini e donne che vivono sul lago e ogni giorno devono affrontare il traffico selvaggio che affligge la Strada Statale 340 Regina che collega Como ai paesi della sponda ovest del Lario.

L’appuntamento è per martedì 25, ore 21, a Ossuccio. “Senza troppe formalità sarà un modo per i cittadini per decidere sul da farsi” ha spiegato Giuseppe a ComoZero.

SFOGLIA LA GALLERY DELL’INGORGO DI IERI SERA SULLA REGINA

Il problema del traffico infernale sulla SS340, endemico e ormai strutturale, è tornato in queste ore sotto i riflettori dopo che un esasperato Franco Brenna, consigliere del Comune di Como, ha pubblicato un post Facebook denunciando il costante collasso del traffico sull’arteria lacustre.

“I problemi della regina sono tanti, a partire dai movieri incaricati di gestire potenziali ingorghi nei punti più stretti della strada, posizionati nei punti sbagliati, passando ai camion che fanno consegne negli orari sbagliati, bus turistici che scaricano comitive dirette a Bellagio all’imbarcadero di Cadenabbia quando potrebbero prendere un battello da Como. Ovviamente sono problemi che non si possono eliminare ma possono essere alleviati – spiega Giuseppe, indicando alcune delle aree su cui si potrebbe intervenire con delle semplici soluzioni che lui stesso ha incluso in una lettera in passato indirizzata a diversi rappresentanti istituzionali, tra cui il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il Prefetto di Como, Ignazio Coccia – adesso chiediamo che queste soluzioni che, teniamo a ricordare, non comportano costi aggiuntivi, vengano prese in considerazione”.

Le fila della protesta sono quindi destinate a ingrossarsi, specialmente, come spiega Giuseppe, dopo anni in cui le istituzioni non avrebbero fatto abbastanza per risolvere il problema. “Negli incontri passati in Prefettura, a Como, i sindaci del lago sono stati ricevuti dal vice-prefetto che non può prendere alcun tipo di decisione. Non può funzionare così – rimarca Giuseppe, elencando diversi episodi in cui la comunicazione tra amministrazione locale e istituzioni non ha funzionato – ho servito il mio paese per tanto tempo e le istituzioni devono stare vicino ai cittadini”.

E per quanto riguarda il post Facebook di Brenna, in cui, velatamente, si minacciava la possibilità di “mettersi di traverso” per risolvere l’annoso problema del traffico, Giuseppe, alla testa degli altri cittadini esasperati ha una risposta ben precisa: “Invece che stare su Facebook, venga all’incontro di martedì”.

 

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