Jumbo Group cambia nome, diventando Oniro Group ed entrando nel mondo dei sogni (è chiaro, nel nome, il rimando alla mitologia greca del sogno). Ma rimanendo con i piedi ben piantati per terra. La nota azienda del legno arredo canturino, che ha il suo quartier generale in via Montesolaro, mercoledì mattina ha annunciato il rebranding, con l’obiettivo di valorizzare le qualità creative manageriali, commerciali e produttive che fanno parte della sua storia da oltre 30 anni.
A fare da Virgilio nella strada appena intrapresa è stato Stefano Schiavo, founder e ceo di Sharazad, che ha accompagnato Jumbo Group in questo nuovo cammino: “E’ un momento importante perché è il completamento di un percorso fatto nei mesi passati, che vi vogliamo raccontare. Parliamo di rebranding, ma forse questa definizione è limitante: non vogliamo che si pensi sia un’operazione ‘cosmetica’, ma un cambiamento profondo per un gruppo che unisce diversi brand (Jumbo, Roberto Cavalli Home Interiors, Gianfranco Ferré Home e JCP Universe), che hanno stili e mercati diversi. Abbiamo quindi voluto incontrarci per capire il motivo profondo dell’esistenza del gruppo e abbiamo iniziato a dare dei paletti progettuali per lavorare con un metodo. Il primo è stato quello che il gruppo non doveva rispecchiare un singolo brand ma dare omogeneità ai diversi brand. Il secondo è stato la ricerca di un mercato che è sempre più complesso e in evoluzione: dobbiamo saperci adattare in maniera progressiva. Terzo vincolo è che il gruppo non deve rappresentare uno stile ma un’identità, che possa fare da collante tra i diversi mercati. Questo ci aiuta ad alzare il livello. Poi il gruppo dovrà avere un ruolo operativo, quindi dovrà dare una serie di servizi e strumenti, che diventano trasversali per tutti i partner, di natura commerciale, progettuale e di business. Gli ultimi vincoli sono dettati da un sostantivo che abbiamo scelto, ossia ‘garanzia’: dobbiamo dare sicurezza rispetto a qualsiasi partner che voglia lavorare sul mercato con Oniro Group”.
Ma non solo: “C’è una peculiarità che differenzia questo da altri gruppi simili: c’è una trasversalità di due settori che sono contigui ma al tempo stesso anche molto diversi. E’ ovvio che vediamo design, che vediamo il prodotto di interior espresso al meglio, ma in molti casi abbiamo un legame con il fashion group, e fare il ponte tra fashion e design non è così semplice. E’ necessario quindi conoscere le necessità e le opportunità che il mondo del fashion ricerca in quello del design”.
Oniro Group nasce quindi con un obiettivo molto preciso: “La solidità che viene data al gruppo deve farci capire molto bene che lavoriamo per il business, per i partner che vogliono entrare in questo ‘ecosistema’ è fondamentale mettere alla base qualche certezza. Alla fine quindi il ruolo del gruppo è quello di gestire stili e portafogli diversi per garantire il successo di tutti, mettendo insieme un business model coerente, in cui ogni brand fa il suo lavoro e si orienta agli specifici mercati. Il gruppo mantiene dunque l’equilibrio che garantisce il successo finale”.
Schiavo ha chiuso mostrando orgoglio per il risultato finale: “Abbiamo raggiunto un modello di sfida molto alto, che non si limitava, come ho detto all’inizio, solo a un nuovo brand e una nuova grafica. Fortunatamente siamo riusciti a tradurre il tutto in una soluzione eccellente”.
Spazio poi alle voci dei dirigenti del gruppo. “Nel 2021, in un momento difficile per tutti, abbiamo deciso di fare un’analisi del percorso fatto sinora e abbiamo anche capito che Jumbo ormai rappresentava il passato e che avevamo bisogno di proiettarci nel futuro”. Così Moreno Bra mbilla, presidente ceo, ha spiegato le metamorfosi del gruppo. “Abbiamo un modello di business che si differenzia in diversi brand: abbiamo quindi intrapreso un percorso di rebranding che ci ha portato al nome Oniro, con riferimento al sogno. Jumbo Group era troppo legato a Jumbo e quindi al classico, mentre per noi oggi è importante anche il riferimento al fashion brand, che ci caratterizza”.
“Abbiamo cercato di dare un nome alla nostra anima, quindi è stato un percorso di ricerca che è partito dalle nostre radici, che affondano nel mondo del lusso”. Questo l’intervento di Livio Ballabio, creative director di Oniro Group, che ha aggiunto: “Oggi l’approccio al lusso è decisamente cambiato, diventando molto più personale. In questo senso per noi il sogno è dare unicità a ciò che creiamo”. Per dare concretezza a questa visione onirica sono stati anche creati un piccolo laboratorio, l’Oniro lab, e una biblioteca dei sogni, che raccoglie tutti i libri che parlano di questo mondo.
“Vogliamo dare forma ai sogni dei nostri clienti”: queste invece le parole di Thomas Munafò, general manager interior design service and brand manager Jumbo Collection, che ha spiegato il suo ruolo all’interno di Oniro Group: “Ci rivolgiamo a un cliente sempre più esigente e multiculturale, per il quale ci mettiamo comp letamente al servizio. Il nostro mercato ormai è il mondo. Spesso i clienti vengono da noi perchè hanno visto un bel prodotto nel nostro catalogo ma poi riusciamo a progettare insieme anche nuovi pezzi ad hoc, lavorando quasi a quattro mani. L’obiettivo è sempre quello di realizzare i loro sogni».
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