“Siamo a dieci metri dal Duomo, in via Francesco Ballarini, ma sembra una zona industriale. Così non si può andare avanti”. È un grido d’allarme quello che ha lanciato Corrado Visini, titolare della storica gastronomia Visini, e da Gioacchino Dell’Olio, proprietario della gioielleria Mattimartin, che si trova proprio di fronte. Entrambi denunciano una situazione diventata ormai insostenibile per tutti, per chi lavora, per i clienti, per i residenti e anche per i turisti: una via centrale invasa quotidianamente da camion, furgoni, disordine e rumore.
Una via pedonale “mancata”
“Abbiamo raccolto delle firme – ha raccontato Visini – per chiedere al Comune che questa via diventi pedonale. Tanti negozianti hanno firmato. Ma da allora, nessuna risposta. Siamo a dieci metri dal Duomo, via Ballarini non è una strada qualsiasi. È assurdo che resti aperta al traffico pesante”.
Una richiesta, quella della pedonalizzazione, che parte da un’esigenza concreta: i tavolini all’aperto del locale si trovano a pochissimi metri dal passaggio di veicoli, in una via a doppio senso. “Ci troviamo nelle condizioni assurde di dover servire pranzi e cene mentre passano grossi camion per consegnare un pacchettino. È pericoloso e inaccettabile, anche per l’immagine del centro storico“, ha denunciato il ristoratore.
Il problema, però, va oltre: “Qui davanti c’è un cantiere da mesi. In una città moderna non si dovrebbe lasciare così aperto, dovrebbe essere ben delineato e chiuso oppure si potrebbe almeno coprire con pannelli decorativi. Un turista non dovrebbe nemmeno accorgersi che lì c’è un cantiere”, ha aggiunto Visini.
Un caos quotidiano
Dall’altra parte della strada, anche Gioacchino Dell’Olio conferma il disagio: “La situazione va avanti da 4-5 anni. Tutti i fornitori dei locali della zona, piazza Duomo, portici Plinio e vie adiacenti, usano questa via per caricare e scaricare. Parcheggiano davanti alle vetrine, bloccano il passaggio, rovinano la visibilità. È invivibile”.
Non solo mezzi per le consegne, ma anche furgoni per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria: “Quando trovi qualcuno con cui si può ragionare, ok, ma spesso capita che siano arroganti. Si litiga e a volte si arriva quasi alle mani. Succede con la compiacenza di chi gestisce i locali è una realtà quotidiana”.
Il centro storico dimenticato
Il malcontento nasce anche da un confronto con le altre zone limitrofe. “Le vie dietro sono diventate tutte pedonali. Questa è rimasta l’unica via aperta al traffico, e ce ne accorgiamo ogni giorno. Il caos è aumentato, la vivibilità è crollata”, hanno spiegato entrambi.
Visini ha rincarato la dose: “Il mio obiettivo non è fare polemica, ma proporre una soluzione. Questa via deve diventare vivibile per chi ci lavora, per chi passeggia, per chi viene a mangiare, per chi ci vive. Ci sono appartamenti da tre milioni di euro, non è accettabile che siano sopra a un porto di mare”.
Anche Dell’Olio invita a una riflessione: “Il problema non è solo il traffico. È la somma delle criticità: disordine, scarso rispetto delle regole, l’assenza di una gestione efficace. Siamo nel centro della città e invece sembriamo un retrobottega“.
“La via deve tornare ad essere vivibile”
Entrambi hanno riconosciuto diversi meriti all’attuale amministrazione: “Il sindaco ha fatto tanto per la pulizia della città. Prima eravamo sommersi dall’immondizia e dai topi, ora la situazione è migliorata – ha ammesso Dell’Olio – Non vogliamo fare polemica sterile, ma porre una questione reale. Se si vuole davvero valorizzare il centro storico, via Ballarini non può restare così, deve diventare pedonale“.
Visini ha concluso con un pensiero pratico: “Se non posso più entrare con il furgone per scaricare le consegne, troverò una soluzione. Vado coi carrelli, mi organizzo ma serve un cambio di passo. L’importante è che la via torni ad essere vivibile per tutti“.