Questa volta il Covid non c’entra. “Strategie aziendali”, se vogliamo usare un termine che fa tanto calcolatrice alla mano e business plan. Oppure, come è più giusto che sia, semplicemente nuovi sogni da realizzare.
Chiude dopo tre anni la Sartoria Ciclistica, il primo Bike Cafè di Como aperto nel 2017 da Alex “Mitchumm” Tino sotto i portici di via Pretorio, a mezzo passo dal Duomo e a due colpi di pedale da qualsiasi meta un ciclista possa sognare di raggiungere, dalla bellezza del lago a quello spacca-polmoni del Ghisallo fino al durissimo finale del Giro di Lombardia.
Ritrovo per un caffè prima di mettersi in sella o posto perfetto per godesi una meritata birra dopo una giornata a pedalare tanto da essere selezionato come uno dei migliori bike cafè in Europa dalla prestigiosa rivista Gran Fondo. Ma anche uno dei locali con più personalità del centro storico e allora, perché abbassare la saracinesca?
“La mia attività principale è un’altra – spiega Alex direttore del brand Mitchumm Industries fondato dal padre Daniele a Los Angeles più di 40 anni fa e titolare del notissimo negozio di abbigliamento in via Muralto – Ho aperto la Sartoria Ciclistica per passione e con la stessa passione ora ci dedicheremo a un altro progetto. L’emergenza legata al Covid non c’entra, è semplicemente tempo di fare altro ma nel frattempo la Sartoria continuerà la sua attività con lo shop online. Implementeremo anche la parte travel continuando a portare turisti sul lago, ma pensando anche ad altri eventi all’estero”.
Bocche tassativamente cucite, per il momento, sui progetti futuri ma, per ora, per qualcosa che si trasforma ecco qualcos’altro che fiorisce, letteralmente. Perché, dopo aver fatto ancora più bella Borgovico Street con le loro creazioni e i loro locali a metà tra serra e bistrot, in via Pretorio adesso arrivano quegli artisti geniali e splendidi dei Figli dei Fiori.
“Ci è piaciuta l’idea di poter portare il nostro brand in un punto di Como che racconta tutta la storia della città, dalla Torre Pantera al Duomo, dal Teatro alla Casa del Fascio – spiega Massimo Rusconi, al timone dei Figli dei Fiori assieme a Christian Traviglia – l’idea è quella di creare una via di mezzo tra un bar e un ristorante con la possibilità di mangiare a pranzo qualcosa di ricercato ma alla portata di tutti mentre alla sera si potrà venire a bere un aperitivo. Il mercato sta cambiando e non si può più ragionare sull’idea di locali tradizionali”.
L’apertura del locale è prevista per la fine del prossimo mese di agosto: “Il momento non è sicuramente facile ma c’è voglia di fare e, soprattutto, di non piangersi addosso”.