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I metodi forti della Svizzera contro gli imbrattatori dei treni: droni in volo a 30 metri d’altezza

Il tema è ben conosciuto anche in Italia, basti pensare alle “livree decorate” che si vedono e si sono viste per decenni sui treni Trenord (in foto). Ma anche in Svizzera il tema dei writers e dei graffiti a colpi di bombolette spray su carrozze e convogli è molto sentito, oltre che molto costoso per le successive operazioni di pulizia. E dunque ecco che la Confederazione intende usare estremi rimedi a quello che è ritenuto un male estremo.

Da inizio luglio, infatti, le Ferrovie Federali Svizzera utilizzano i droni per combattere i graffitari. Hanno ricevuto il via libera dall’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Lo hanno comunicato lunedì, confermando un articolo della NZZ am Sonntag.
I droni possono volare fino a un’altezza di trenta metri e sono utilizzati solo nell’area dei binari, dove l’accesso è vietato alle persone non autorizzate, spiega l’ex regia federale. L’operazione è rivolta alle persone che penetrano nelle stazioni per compiere vandalismi, con particolare riferimento agli sprayer.

L’UFAC ha autorizzato il Servizio video e graffiti della polizia dei trasporti delle FFS a usare il sistema di droni Beehive 1 di Sunflower Labs. I velivoli funzionano svolgendo le riprese automaticamente, ma sono monitorati da un operatore.

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