Sembrava fantascienza solo pochi anni fa, e invece a pochi km da Como (dove peraltro l’Enac ha individuato nell’Aero Club internazionale come possibile scalo in regola) il primo vertiporto di Lombardia potrebbe vedere davvero la luce in tempi non lontanissimi. A Varese, però, dove si punta a realizzare una vera fermata urbana dei “taxi volanti”, Il progetto è stato messo a punto dalla Giancarlo Zema Design Group, realizzato per FS Sistemi Urbani del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, e mostra come potrebbe essere la futura stazione della città.
Il servizio di collegamento veloce con apparecchi a decollo verticale collegherebbe anche gli aeroporti di Milano verso i principali centri della regione, tra cui appunto cui Varese e naturalmente avrebbe una valenza notevole pensando anche ai giochi Milano Cortina 2026.
A fare il punto della situazione è stato il sindaco di Varese Davide Galimberti: “La città di Varese da tempo ha avviato un tavolo di confronto con altri enti e realtà per favorire la rete di connessioni con le aree limitrofe, favorendo anche una nuova mobilità aerea per completare tutte le opportunità di collegamento dell’area delle stazioni con i nuovi sviluppi tecnologici, integrando oltre alla mobilità su rotaia e ruota, anche la mobilità verticale. Il progetto del vertiporto al centro dello studio attuale è infatti un’infrastruttura a emissioni zero che consentirebbe di potenziare i collegamenti rapidi con l’aeroporto di Malpensa, il canton Ticino e l’area metropolitana, creando una stazione intermedia di droni-taxi adibiti al trasporto di persone e merci. Un tassello che completa ulteriormente le possibilità di connessione e la mobilità della città”.
L’area individuata si trova in un punto strategico, in collegamento con l’area completamente riqualificata del comparto stazioni. “Il progetto fa seguito al protocollo di intesa siglato dal Comune di Varese e FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) – ha aggiunto Galimberto – attraverso il quale è stata individuata come area dove realizzare il nuovo hub l’area di parcheggio di fianco alla stazione, permettendo inoltre di riqualificare aree non funzionali all’esercizio ferroviario e la realizzazione di un parcheggio multipiano. Si tratta di un’opera importante in ottica turistica, soprattutto pensando ai grandi eventi che la nostra città sempre più spesso accoglie. L’utilizzo dei droni è centrale poi per rendere più efficienti alcuni servizi essenziali, ad esempio ottimizzando i tempi di consegna di alcuni farmaci. Dunque benefici dal punto di vista della sostenibilità ambientale, promozione del territorio, innovazione e utilità sociale”.
8 Commenti
Sistemi urbani FS dovrebbe pensare a rendere più accessibile la stazione di Varese, a renderla più decorosa e più sicura, queste giostre per milionari lasciamole ad altri.
Ben detto.
Ma vale la logica dello show: mettiamo in Lombardia una rete di elisoccorso di eccellenza, e pazienza se ci vogliono due anni per una gastroscopia.
Lo stesso le Ferrovie: facciamo la cosa strafiga, e poi mettiamo i pendolari sui carri bestiame con due ore di ritardo.
L’ennesima pazzia per aiutare la Lombardia ad avere l’aria pulita
Ci vogliono 2 anni per avere una TAC, oppure la paghi 1000 euro, però i farmaci arrivano con il drone. L’apoteosi della presa per il culo!
Ma ogni iniziativa, per quanto ******* e pericolosa possa essere, deve per forza venire autorizzata? Non mi pare una logica di mercato molto intelligente. Forse per i nostri fini economisti ed amministratori … per loro
Rumore a tutte le ore e in ogni luogo per i comuni cittadini
Mii sembra lo spazioporto di Caparezza. Ma dai cosa fai vai al vertiporto e dici “teletrasportami Kirk”. Ma mettete tabacco in quello che fumate e fate strade decenti e servizi pubblici efficienti.
Certo che con le strade che ci sono in giro…
Però non sarebbe male togliere un po di traffico su strada magari con i droni porterei in giro pacchi invece di centinaia di corrieri