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Il Giro di Lombardia passa dal centro di Como, via tavolini e bancarelle. Confesercenti: “Demenziale”

E’ gia polemica, con una settimana d’anticipo, sul percorso del prossimo Giro di Lombardia che partirà il 9 ottobre da Como città e attraverserà anche il centro storico. Un percorso nuovo che inevitabilmente impatterà anche su locali, tavolini e bancarelle.

Ad andare all’attacco è Confesercenti.

“Mi auguro – afferma il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli, in una nota – che chi ha voluto imporre un percorso del Giro di Lombardia che sabato 9 Ottobre attraverserà il centro storico di Como, impedendo a bar e ristoranti di esporre i tavolini esterni lungo via Plinio, Via Vittorio Emanuele II, via Giovio, via Cesare Cantù e ad almeno tre banchi del mercato a Porta Torre di lavorare fino alle ore 11.00, si assuma le sue responsabilità”.

“Consideriamo il Giro di Lombardia un grande evento sportivo con grandi atleti e ottima copertura mediatica che contribuisce a promuovere l’immagine di Como e della sua provincia a livello nazionale e internazionale, con grande vantaggio per tutte le imprese – aggiunge Casartelli – ma non comprendiamo perché non si è scelto di far passare la carovana di ciclisti lungo il lago e viale Varese, evitando di penalizzare gli esercenti e gli ambulanti lungo il percorso all’interno di un centro storico in cui, tra l’altro, la pavimentazione è tutt’altro che perfetta”.

“Ci sembra, quella assunta, una scelta demenziale – è la durissima conclusione della nota di Confesercenti – Ringraziamo gli uffici comunali con i quali stiamo studiando soluzione di collocazione alternativa quantomeno per gli ambulanti”.

 

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15 Commenti

  1. Penalizzati per quanto tempo? Due giorni, una settimana, un mese? Tre ore, forse Poveri ccommercianti mi si stringe il cuore. Faremo una colletta! Poi alla fine daranno qualche scontrino in meno in giornata e guadagneranno lo stesso!

  2. Quale sarebbe il senso di ospitare continuamente le lamentele di Casartelli?

    Ripete a memoria i soliti slogan e piagnistei: nessuna notizia, nessuna utilità.

  3. I commenti ben riflettono il pensiero di una stragrande maggioranza di solito silenziosa. Insomma i cittadini sono stufi marci di vessazioni provenienti da burocrati pubblici o, come in questi casi (tavolini e altro) da segretarietti-burocratucci privati.

  4. Sarà paralisi totale della città perché dovranno essere chiuse anche le vie Cadorna, Milano bassa etc….
    Una decisione assurda che creerà danni per decine di migliaia di euro poiché molta gente SE ne STARÀ A CASA O INCOLONNATA PER ORE CAMBIERÀ DESTINAZIONE…… VERSO I CENTRI COMMERCIALI CHE INVADONO LE PERIFERIE.
    CHI CI GUADAGNA C’È SEMPRE….

  5. Il Presidente della Confesercenti è un sindacalista e fa, contro tutto e tutti, gli interessi dei suoi iscritti. È normale. Quello che non è normale è il peso che questa Amministrazione ha dato, sta dando e continuerà a dare alla categoria. A volte sembra che il voto di certa gente valga doppio. In realtà vale come quello di chi in città vive serenamente senza sentirsi in dovere di sacrificare la propria tranquillità e la propria libertà per gli interessi economici degli esercenti e per la stucchevole onnipresenza del loro Presidente.

  6. Ovviamente se fosse stata scelta l’alternativa di percorrere il lungo lago avrebbe asserito che in quel modo si chiude la città di sabato. Facile criticare e non dover decidere.

  7. Casartelli oltre a lamentarsi sempre di tutto il lamentabile non capisce che questo è uno spot al centro storico di Como con il quale si cerca di attrarre i turisti che spenderanno denari nei negozi dei suoi confederati. Miopia provinciale delle peggiori

  8. Casartelli – confermatissimo – sembra vivere in un pianeta alieno, dove tutto debba ruotare nell’orbita dei baristi e degli ambulanti… I tavolini stanno invadendo la città da oltre un anno. come potrebbero transitare in sicurezza i ciclisti di una gara INTERNAZIONALE?

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