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Il magnifico palazzo nel centro storico di Como, l’ex ospedale e non solo: svolta per i tesori dell’Asst Lariana

“Asst Lariana è proprietaria di numerose aree ed immobili dismessi, un patrimonio non indifferente che è doveroso valorizzare e recuperare. Una tale attività, tra l’altro, consentirebbe ad Asst Lariana di reinvestire gli utili nelle attività sanitarie, la nostra missione”. Così il dottor Giacomo Boscagli, direttore amministrativo di Asst Lariana spiega le ragioni che hanno portato a sottoscrivere un accordo con la società Principia, già Arexpo.

Dopo aver avviato la rigenerazione e trasformazione dell’ex area Expo, dallo scorso 1 luglio la società, partecipata, tra gli altri da Ministero dell’economia e delle finanze, Regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano, Comune di Milano, Città Metropolitana di Milano e Comune di Rho, ha modificato la propria denominazione e assunto il nome di Principia. Obiettivo resta la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana, di contenimento del consumo del suolo, recupero sociale e urbano dell’insediamento, favorendo al contempo lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale.

“Asst Lariana e Principia Spa realizzeranno una cooperazione ed integrazione retta sull’interesse pubblico comune connesso alla rigenerazione e valorizzazione o alla vendita. Abbiamo proprietà in molti comuni di tutta la provincia di Como, solo a titolo di esempio, pensiamo all’ex ospedale di Valsolda così come palazzo Negretti a Como” prosegue Boscagli.

sintesi, l’accordo punta a trasformare il patrimonio immobiliare inutilizzato di ASST Lariana in opportunità di sviluppo per il territorio, attraverso un processo strutturato che va dall’analisi alla promozione, nazionale ed internazionale, con l’obiettivo di rigenerare aree urbane e creare nuove iniziative a beneficio della comunità.

“Asst Lariana manterrà il coordinamento di tutta l’attività e saranno i nostri tecnici a fornire indicazioni per un’eventuale implementazione ed evoluzione del piano annuale delle attività che dovrà essere predisposto” conclude Boscagli. All’approvazione dell’accordo quadro – nel quale non rientrano l’area di via Napoleona e l’area del San Martino – seguiranno quindi atti specifici sugli immobili oggetto della valorizzazione.

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