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“Il mio diritto negato da 3 anni. Ho bisogno dell’ascensore, ma alla stazione San Giovanni è fermo da 3 anni”

Mai confidare nella memori corta o nell’abbandono per sfinimento dei nostri lettori: di fronte ai problemi irrisolti, la tenacia raramente viene meno. Ne è testimonianza la segnalazione di Andrea Gentili che di fatto dà seguito al primo contatto avvenuto nel novembre 2021, purtroppo con uno sconsolato bilancio in merito alla (mancata) celerità di intervento di Rfi per quanto riguarda la stazione ferroviaria di Como San Giovanni.

Il 10 novembre dell’anno scorso, infatti, Gentili si rivolse al Comune di Como – quest’ultimo però solo nel ruolo di intermediario con la società del gruppo Fs – per segnalare l’eterno problema all’ascensore che dovrebbe portare i viaggiatori da una banchina all’altra evitando le scalinate.

Tema ovviamente maggiormente sensibile per chi, temporaneamente o in maniera permanente, ha problemi fisici o magari semplicemente bagagli molto pesanti da trasportare da una banchina all’altra. Così ci scriveva il lettore dodici mesi fa:

Buonasera,
Mi chiamo Andrea Gentili e ho letto in passato vostri articoli relativamente alla situazione lavori nella Stazione di Como S Giovanni. Questa email vuole essere una segnalazione di un disagio che si prolunga da ormai 2 anni. Sono un pendolare che viaggia in treno, ho da un po’ di tempo problemi di mobilità e ogni volta che parto o arrivo al binario 4 per me sono problemi. Ma l’ascensore è fuori uso da più di 2 anni senza spiegazione. Così almeno è quanto mi hanno risposto dalla biglietteria. RFI non risponde. Per il Comune, non è di loro competenza.

La soluzione (unica) che mi viene data è quella di chiamare l’assistenza che consiste in addetti delle ferrovie che mi aiutano ad attraversare i binari ( nonostante l attraversamento binari sia vietato e pericoloso ) Penso che un articolo potrebbe smuovere la situazione e aiutare a garantire un servizio (ma anche un diritto) per chi, come me, se lo vede negare da ormai troppo tempo.

Grazie.

Palazzo Cernezzi, a dire il vero, si mosse tempestivamente su Rfi, tanto da poter girare già il giorno dopo a Gentili la risposta ottenuta dalla società (la vedete qui sotto). In sintesi, si garantiva una rimessa in funzione dell’ascensore entro maggio 2022, forse anche prima. E come è finita?

Purtroppo, come dodici mesi dopo ha riassunto ancora Gentili con la mail di oggi alla redazione (per contattarci redazionecomozero@gmail.com):

Sono pendolare e il mio treno ferma o parte dai binari 4 e 6

Mi è capitato di infortunarmi a un piede e avere bisogno dell’ascensore. Ho così iniziato a scrivere all’Ufficio Comunale , chiedere informazioni in biglietteria in stazione, mandare email alle Ferrovie dello Stato, chiamare addirittura l’Associazione Mutilati e Invalidi di Como, parlando con Valentina Introzzi, oggi in consiglio comunale.

Valentina, gentilissima, vive anche lei questo senso di impotenza e mi dice quello che praticamente mi hanno detto tutti: scrivere a Ferrovie dello Stano a cui appartiene la Stazione (gestita però da Rfi, ndr) e che quindi si occupa di manutenzione e lavori .

Ho iniziato a scrivere nel 2020 e Ferrovie risponde prima dando la colpa alla pandemia poi parlando di lavori “in corso” da ultimare a fine 2021, poi posticipati a maggio 2022.

Io sono in stazione tuti i giorni da lunedì a venerdì e sono 3 anni che non vedo un operaio. Soprattutto i binari 4 e 6 sono abbandonati a se stessi con pendolari e turisti che portano sulle scale valigie, carrozzine ecc…

Grazie per il vostro interesse.

Un disagio enorme, lungo ormai oltre tre anni, ma davanti a cui è impossibile alzare le braccia. Dunque ci torneremo, non appena possibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 Commenti

  1. Ho fatto la pendolare a lungo, ho visto la costruzione dell’ascensore quindi. Ci sono voluti secoli e poi era sempre guasto. Perchè non mettere delle scale mobili che costano meno, possono trasportare molte persone al minuto, si guastano meno spesso ed ora sono fatte anche per gli esterni. Perchè? Forse la decisione dell’ascensore, illogica, aveva motivi che nulla hanno a che fare col dare un buon serizio ai viaggiatori?

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