Il braccio di ferro più impensabile del Natale 2024 viene dalla Svizzera e riguarda il prodotto simbolo della Confederazione: il cioccolato. E a sfidarsi sono due colossi: Lindt, celeberrima casa produttrice dei Lindor, e – in difesa – la catena di supermercati Aldi.
A riferire la vicenda è stato l’Aargauer Zeitung, ripreso poi dai media anche ticinesi.Tutto nasce dal fatto che la grande catena di supermercati Aldi, dall’inizio dello scorso autunno, vende nelle filiali elvetiche e online delle “palline di cioccolato” del marchio Moser-Roth. In particolare in due versioni natalizie, ossia «Nuss Mandel» e «Knusper Nugat». Cosa che però ha fatto storcere il naso – e prendere le carte bollate – nientemeno che alla Lindt & Sprüngli. E non soltanto per la forma sferica dei cioccolatini natalizi, ma anche perché le palline di Aldi sono avvolte in una sorta di carta regalo rossa o blu che richiama gli incartamenti tipici delle palline Lindor la cui origine risale al 1969.
Dunque, ecco che Lindt & Sprüngli ha dapprima contestato la somiglianza e poi, con lettera del 3 dicembre 2024, ha notificato una diffida ad Aldi per aver distribuito in Svizzera le palline Moser-Roth rosse e blu. Il produttore di cioccolato zurighese ha ravvisato, nella proposta del concorrente, una violazione di un marchio protetto e della legge contro la concorrenza sleale. Da parte sua, Aldi ha negato le accuse in una risposta, sempre via lettera, del 6 dicembre 2024.
“Lindt & Sprüngli – riferisce poi nello specifico il Corriere del Ticino – ha quindi chiesto al Tribunale commerciale di Argovia di vietare ad Aldi, a titolo cautelativo, di pubblicizzare, mettere in circolazione o vendere le palline di cioccolato. Il 13 dicembre, il presidente del Tribunale commerciale ha proposto dei colloqui di conciliazione. Colloqui che, tuttavia, si sono conclusi senza un accordo. Il giorno successivo, il Tribunale ha esaminato il caso e si è pronunciato a favore di Lindt & Sprüngli.
La «confezione delle palline Moser-Roth è oggettivamente e fortemente ispirata alle palline Lindor», si legge nella decisione del Tribunale del 14 dicembre, come spiega l’Aargauer Zeitung. Esiste, nel concreto, «il rischio di associazione con le palline Lindor nei futuri acquisti”.
Per via di questa decisione, Aldi al momento non è autorizzato a vendere le palline Moser-Roth. Lindt & Sprüngli ha tempo fino al prossimo 13 marzo per presentare un reclamo ordinario contro Aldi. In caso contrario, il divieto sarà revocato. L’obiettivo di Lindt & Sprüngli è quello di proteggere il segmento di grande successo delle praline Lindor, il cui fatturato annuo è di 44,8 milioni di franchi. I 200 mila franchi che il produttore di cioccolato ha dovuto depositare presso il Tribunale come garanzia per eventuali danni da pagare ad Aldi, a confronto, non sono nulla.