Passo dopo passo, ecco che arriva un nuovo atto ufficiale per il futuro dello Stadio Sinigaglia a Como. Come ricorderete la proposta del Club Como 1907 è stata presentata lo scorso 4 febbraio dalla società in una conferenza stampa con il Comune di Como.
Ebbene, il 5 febbraio il club, si legge nel documento (integrale in fondo) del dirigente alla partita, l’architetto Luca Noseda: “Ha depositato la proposta progettuale per la riqualificazione dello Stadio ‘G. Sinigaglia’ con la correlata documentazione“. Come ormai noto a tutti si parla di:
- Progetto vivo 365 giorni all’anno
- Capienza di circa 15mila posti
- Iter realizzativo progettuale entro maggio 2026. Poi costruzione si dividerà in due fasi: ottobre 2027 e seconda settembre 2028
- Studio approfondito per capire cosa sarà utile allo stadio e alla comunità
- Si ristrutturerà sia lo stadio con nuove aree pedonali intorno
- Nuovo parcheggio a 1 chilometro di distanza (Pulesin) per circa 400 posti
- Stadio diviso in 4 zone con vari interventi
- Riqualificazione del verde urbano in armonia con paesaggio urbano e razionalista
- Aree a nord e sud stadio: lavori nel rispetto vincoli aeroportuali
Prevista inoltre l’inversione delle curve e i tifosi del Como torneranno dove erano abituati a sedere nei decenni passati. Decisione presa per ragioni tecniche e per consentire un miglor accesso alla tifoseria. Sul fronte costi come aveva precisato il presidente Suwarso “è presto per poterlo dire. Siamo infatti ancora in una fase iniziale e quindi fare una stima sarebbe inutile”.
Lo stadio sarà poi costruito a blocchi (sullo stile dell’impianto di Bergamo) e quindi si interverrà senza impedirne la fruizione, strada facendo. La proprietà dell’impianto rimarrà in capo al Comune che poi stabilirà nel dettaglio i termini della concessione (qui gli altri dettagli) .
Dunque cosa succede adesso? Si legge nei documenti: “[la] proposta deve essere istruita al fine della valutazione del pubblico interesse da parte della Giunta Comunale”.
Così è stato nominato un gruppo di lavoro per “la ‘verifica’ tecnico/economica della Proposta, propedeutica alla valutazione dell’interesse pubblico della stessa“.
Ecco chi ne fa parte:
Insomma, c’è il primissimo atto. Non poco, in effetti. Ora spazio ai tempi necessari per tutti i doverosi iter amministrativi.
Ecco la determina integrale: