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Il sindaco: “Piscina di Muggiò, lavori in due lotti e riapertura prima possibile. Palazzetto, progetto entro febbraio”

Il sindaco di Como ha delineato un nuovo orizzonte temporale per la riapertura della piscina di Muggiò e per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, sempre nello stesso quartiere.

“Per quanto riguarda la piscina di Muggiò – ha dichiarato ieri sera a Etv – la prima parte della relazione è finita, abbiamo le differenze tra il progetto proposto da Majocchi e la ristrutturazione con affidamento diretto. Speravo che la relazione completa arrivasse in queste ore, mi auguro arrivi nei primi giorni della settimana prossima. Ci sarà un consistente risparmio economico e di tempo rispetto al progetto Majocchi, io vedo solo benefici. Ho grande voglia di presentare il piano alla città, ho visto la prima relazione ma ora i tecnici devono completarla, infiocchettarla e portarla in consiglio comunale”.

“Più vasche, più 16% di atleti, meno costi”. Piscina di Muggiò, perché la giunta ha detto sì a Nessi&Majocchi

Il primo cittadino ha ribadito ancora una volta di voler archiviare la proposta di intervento pubblico-privato a favore di un intervento in proprio dell’amministrazione: “Questa è l’idea, non l’ho mai nascosto a condizione che si risparmiassero tempo e soldi”. E poi, già delineando l’opzione della ristrutturazione diretta di Palazzo Cernezzi della struttura: “La divisione sarà in due lotti. Intendo riaprire il primo lotto il prima possibile (presumibilmente vasca e spogliatoi, ndr) e poi terminare i lavori per il tetto, i pannelli fotovoltaici e i cappotti in un secondo momento. Adesso si sta discutendo proprio su quale sarà il momento di interruzione (tra le due fasi, ndr) per riaprire il prima possibile”.

In merito al progetto per un nuovo palazzetto dello sport, Rapinese ha detto che “la mia grande ambizione è portarlo in aula il prima possibile, mi piacerebbe che il progetto da finanziare arrivasse entro gennaio-febbraio, pronto per poi andare a gara. Per come lo intendo io, non ha bisogno dei 2.500 posti che non servono a nulla. Il palazzetto che ho in mente ha due grandi campi, una palestra che sia fruibile anche ad esempio per la ginnastica artistica, e mi piacerebbe un compendio con piscina aperta, una bella palestra e un palazzo del ghiaccio per una nuova generazione di hockeyisti (quest’ultimo, come noto, ipotizzato sul grande spiazzo di piazza d’Armi, ndr)”.

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