Secca risposta del segretario cittadino Dem Daniele Valsecchi al video postato dal sindaco di Como Alessandro Rapinese dopo il distacco dei soffitti alla scuola Corridoni (qui i dettagli).
“Caro sindaco Rapinese – dice Valsecchi – per piacere basta. Basta video come questo vergognoso che hai appena fatto. Ma come? La città è appena stata inondata dal fango, ci sono problemi su tutte le strade, ci sono problemi strutturali e tu vai godendo e gioendo alla scuola Sinigaglia per far vedere i problemi? Fingi di dimenticarti che fino a ieri hai parlato di inverno demografico e numeri e oggi tiri in ballo la struttura. E fingi di dimenticare che in quella scuola fino a poco tempo fa avevi proposto di spostare le persone (gli studenti, Ndr). Quindi come al solito fai un guazzabuglio polemizzando con tutti per costruirti i nemici e per farti gloria. Un sindaco serio sarebbe li a lavorare a fiango di tutte le persone coinvolte, si preoccuperebbe della situazione e non la userebbe con grande squallore per i suoi fini strumentali. Ti prego, tra due giorni ci sarà l’inaugurazione (riapertura, Ndr) della scuola, torna a vestire dei panni istituzionali che hai proprio dimenticato”.
IL VIDEO
Successivamente è arrivata anche una nota del partito:
Il video pubblicato dal sindaco Alessandro Rapinese mostra una situazione gravissima: i controsoffitti della scuola primaria Corridoni di via Sinigaglia sono crollati a causa delle infiltrazioni d’acqua provocate dal maltempo della scorsa notte. I refettori risultano allagati, emergono infiltrazioni in vari locali, e le facciate sono a rischio distacchi.
Purtroppo, anziché manifestare responsabilità e solidarietà nei confronti delle famiglie e della comunità scolastica, il sindaco si è ripreso davanti ai calcinacci con atteggiamento quasi compiaciuto, riducendo la vicenda a mera scenografia elettorale come peraltro fatto in tempi passati riguardo ad una analoga situazione verificatosi in via Perti.
È assolutamente grave che il primo cittadino, che ha la responsabilità diretta della sicurezza degli edifici comunali, si permetta di affrontare un’emergenza così con toni beffardi e superficiali. Ci troviamo di fronte a un caso di evidente negligenza politica.
A questo chiediamo al sindaco Rapinese:
La chiusura della scuola Corridoni è stata annunciata l’1 settembre e prevista tra un anno. Fino ad allora devono essere garantite la sicurezza e la fruibilità dell’immobile, quindi quali lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sono stati effettuati fino ad oggi?
Oppure dobbiamo pensare che una volta decisa la chiusura fino a che questa non avvenga, il sindaco e la giunta non intendono più investire in manutenzioni?
La segreteria cittadina di Forza Italia Como
E a seguire l’intervento di Fratelli d’Italia:
Nostro malgrado, abbiamo visto l’ultimo video del sindaco Rapinese. Ancora una volta, invece di assumersi le sue responsabilità, ha preferito schernire i comaschi, mistificare la realtà e praticare la sua consueta propaganda sulla pelle di bambini e famiglie.
Parlare di “danni strutturali” per riferirsi a intonaco e pannelli di controsoffitto caduti a causa della pioggia è un falso clamoroso: come ha spiegato il presidente del Consiglio d’Istituto Molteni, il problema era noto al Comune e nasce dal fatto che, pur essendo stato rifatto il tetto dalla precedente amministrazione con oltre 1 milione di euro di investimenti, i lavori di impermeabilizzazione non sono mai stati completati dall’attuale giunta.
È stata proprio questa omissione a causare le infiltrazioni e, di conseguenza, il distacco dei pannelli. La responsabilità della manutenzione ricade quindi interamente sul sindaco Rapinese, che governa da tre anni. Troviamo deprecabile che un sindaco arrivi persino a dimostrare soddisfazione davanti a un episodio che riguarda la sicurezza dei bambini, in un video che rappresenta plasticamente la sua totale assenza di postura istituzionale.
Lui non se ne rende conto, ma così facendo dimostra di essere in grande difficoltà, contraddicendosi a ripetizione: la Corridoni la chiude per l’“inverno demografico” o per l’intonaco da rifare? Perché solo qualche mese fa la Corridoni poteva (e doveva) accogliere gli studenti di via Perti e oggi deve assolutamente chiudere? E cosa c’entra la libertà di scelta delle famiglie con il fatto che, a causa delle sue decisioni, molti saranno costretti a portare i figli dall’altra parte della città?
Qui non c’è alcuna coerenza amministrativa: c’è solo la conferma di un disegno che sabato i comaschi hanno respinto in piazza. La verità di questo video è una sola: Rapinese vuole demolire la Corridoni per farci un autosilo. A non stare in piedi non è la scuola ma i suoi inutili pretesti.
Stefano Molinari – Presidente provinciale Fratelli d’Italia
Alessandro Nardone – Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia