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Il verde in piazza San Rocco è già da giungla urbana. E c’è un “buco temporale” nel Global Service

Incuria, degrado e mancanza di manutenzione in alcune zone della città. Le segnalazioni sul verde in condizioni precarie, da piazza San Rocco all’area che circonda il Caramellone di Ico Parisi all’imbocco della tangenziale, così come in altri punti di Como, si susseguono.

Le foto visibili in questo artico confermano una situazione sicuramente problematica. Inevitabile dunque domandarsi dunque cosa stia accadendo al servizio di cura e manutenzione del verde cittadino, il cosiddetto Global Service.

La situazione non proprio perfetta fotografata in alcune punti della città deriverebbe – come confermano ampi segnali d afonti interne a Palazzo Cernezzi – da un contenzioso in essere tra il soggetto incaricato del Global Service e lo stesso Comune.

 

 

 

Ecco cosa starebbe accadendo: il 31 maggio scorso si è chiuso il precedente appalto di Global Service. Subito dopo è stato prontamente fatto un nuovo bando per l’assegnazione dell’incarico per i prossimi anni, bando che è tutt’ora in fase di assegnazione. In questo buco temporale – solitamente passano almeno dai due ai tre mesi dalla chiusura del vecchio all’avvio del nuovo contratto – il Comune ha assegnato un incarico temporaneo a un’altra ditta che sta eseguendo tutti gli incarichi previsti relativi alla manutenzione ordinaria.

Il degrado presente in alcune aree deriverebbe – il condizionale è d’obbligo in attesa di conferme ufficiali dall’amministrazione ed essendo in corso un contenzioso – dal fatto che il gestore “scaduto” del Global Service non avrebbe adempiuto a tutte le operazioni di manutenzione previste, lasciando dunque un arretrato.

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4 Commenti

  1. 1) Se si sapeva che l’appalto sarebbe stato chiuso il 31 maggio, per quale ragione il bando è stato fatto DOPO tale scadenza lasciando uno scoperto? 2) E’ da lunga data che i lavori di ordinaria manutenzione del verde cittadino, dal centro alle periferie, vengono svolti sommariamente, malamente o addirittura da anni, in molte zone, per nulla. Non c’è mai stato un controllo sullo svolgimento, ma sarebbe più esatto dire che sul foglio delle “istruzioni” consegnato ogni volta dal Comune agli addetti, le mancanze ed approssimazioni erano la norma. Tutto deciso a tavolino con una preparazione inadeguata che denota una ben scarsa conoscenza della materia.

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